Coronavirus, nuove misure anche a Civitavecchia in ospedale e per medici di base

Coronavirus, nuove misure anche a Civitavecchia in ospedale e per medici di base
Coronavirus, la Asl di Civitavecchia si allerta ma, come ha tranquillizzato il dirigente generale, nessuna emergenza. Nei 28 Comuni che compongono il distretto sanitario della Asl...

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Coronavirus, la Asl di Civitavecchia si allerta ma, come ha tranquillizzato il dirigente generale, nessuna emergenza. Nei 28 Comuni che compongono il distretto sanitario della Asl Roma 4 la situazione è monitorata costantemente dagli specialisti della task force, composta dai dirigenti dei diversi compartimenti interessati, dal dirigente sanitario e da quello ospedaliero. Per il momento, non ci sono stati contagiati e sono 40 i casi in isolamento fiduciario in assenza di sintomi e con esito del tampone negativo.

In merito all'uso delle mascherine, prodotto che da settimane scarseggia nelle farmacie, il manager ha precisato: «Devono essere utilizzate da chi è stato contagiato per evitare al virus di propagarsi, non in altre situazioni». L'altro ieri il direttore generale ha partecipato alla nuova riunione della cabina di regia regionale nella quale, oltre a fare il punto della situazione, sono state emanate le nuove linee guida da adottare nei pronto soccorso. Al San Paolo, così come al Padre Pio di Bracciano, presto potrebbe arrivare la tenda pre-triage dedicata, ha specificato Quintavalle, «a possibili contagiati o a chi si trova già in isolamento fiduciario. Il presidio - ha spiegato - servirà per isolare i possibili casi, segnalati attraverso il 1500 o il numero aziendale, o per coloro che, durante il periodo di quarantena, vedono insorgere sintomi. In quest'area verranno visitati e sottoposti a test. Per sostenere le attività di questi presidi, la Regione ha permesso nuove assunzioni e stiamo reclutando tecnici della prevenzione, un infettivologo e infermieri».Da ieri, per tutti gli operatori del reparto di pronto soccorso è stato imposto l'uso di mascherine e guanti. «Semplice profilassi - ha aggiunto Quintavalle - gli utenti non devono spaventarsi. Gli operatori di pronto soccorso sono i più esposti e per la loro salute e quella dei pazienti è, in questo momento, importante prendere tutte le precauzioni».

Infine, appositi kit saranno consegnati a breve anche a tutti i medici di base con i quali, proprio ieri, il manager ha tenuto un briefing. «I medici di famiglia sono le nostre orecchie e i nostri occhi sul territorio - ha concluso - li aggiorniamo costantemente delle direttive sanitarie, del protocollo da seguire e quali azioni intraprendere in casi sospetti. A breve gli verrà consegnato un kit con mascherine e camici sterili da utilizzare durante le visite». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero