«Finalmente andiamo a casa, noi siamo di Cerveteri e non ci vorrà molto. È stata una giornataccia, ci chiamano da casa per darci notizie mentre noi non sapevamo nulla». Così...
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Il coronavirus, la grande paura delle epidemie che riscrivono la Storia
Tentativi di esorcizzare la paura che per tutto il giorno è aleggiata sul 'porto di Roma', il terminal delle crociere dove ogni anno sbarcano milioni di turisti e dove è rimasta bloccata la nave della Costa col sospetto che a bordo ci fosse un caso di Coronavirus, con 7 mila passeggeri e mille membri di equipaggio che non sono mai stati in quarantena ma di fatto sono rimasti isolati in attesa della fine dell'incubo. Fine che è arrivata alle otto della sera con la notizia ufficiale del ministero della Salute: non è il virus maledetto. Un annuncio che ha spazzato ansie e paure per lasciar spazio al sollievo: pericolo scampato.
L'allarme è scattato ancora prima che la nave arrivasse in porto, dopo esser partita mercoledì da Palma di Maiorca. Una coppia di Hong Kong ha accusato febbre e problemi respiratori. Immediati sono scattati i protocolli di sicurezza: l'uomo e sua moglie sono stati isolati nell'ospedale di bordo e sono state avvertite le autorità sanitarie italiane. I primi accertamenti hanno escluso che l'uomo avesse problemi particolari, mentre la donna, una 54enne, mostrava «lievi sintomi influenzali». Per tutto il giorno, dunque, nessuno è sceso. E nessuno è salito a bordo della nave.
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A guardarla dal molo dei traghetti, la Costa Smeralda è sembrata immobile per tutto il giorno.
«Mia figlia è impaurita e preoccupata, anche perché è incinta - dice Carla - e solo in tarda mattinata le hanno detto qualcosa». Timori comprensibili, insofferenze anche. Ma la realtà è che le informazioni a disposizione sono state tutte comunicate e che la scelta di tenere a bordo i passeggeri in attesa dei risultati degli esami era l'unica possibile se si vuole davvero applicare i protocolli di sicurezza previsti. Con buona pace dell'insofferenza di chi è stato costretto ad attendere a bordo. «Tutto quello che andava fatto è stato fatto», conferma il comandante della Direzione marittima di Civitavecchia Vincenzo Leone. «La situazione a bordo è sotto controllo e siamo in una fase di cautela e verifica, per la serenità di tutti». Quella stessa serenità che ha invocato il sindaco Ernesto Tedesco quando ha bloccato lo sbarco degli oltre mille che avevano terminato la crociera e che erano stati autorizzati a lasciare la nave dalla Sanità Marittima. «Sono il sindaco di una città e ho il dovere di tutelare i miei cittadini. Spero che tutto si risolva per il meglio e sono fiducioso ma non posso permettere a nessuno di scendere fin quando non ci saranno i risultati ufficiali delle analisi».
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