Civitavecchia, il rimpasto in giunta torna in alto mare

IIl Comune di Civitavecchia
Possibili cambi di casacca in consiglio, nuovi nomi nel valzer del toto-assessori e il fattore Roma che si fa sempre più pesante. La strada che porta al rimpasto diventa...

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Possibili cambi di casacca in consiglio, nuovi nomi nel valzer del toto-assessori e il fattore Roma che si fa sempre più pesante. La strada che porta al rimpasto diventa ancora più stretta, difficile da percorrere per il sindaco Ernesto Tedesco e la sua maggioranza. Soprattutto quando si intravede a occhio nudo il casello del consiglio comunale sull'approvazione del bilancio, vero e proprio momento spartiacque per questa giunta, sia dal punto di vista amministrativo che politico.

IL CORTEGGIAMENTO
Anzitutto le manovre di questi giorni. Tutto più o meno alla luce del sole, fra aperitivi in pieno centro, cellulari che scottano e chiacchierate varie. Emerge uno scenario legato a potenziali stravolgimenti degli assetti del consiglio comunale. Motivo? I tre del Gruppo misto, Daniele Perello, Giancarlo Frascarelli e Pasquale Marino, sono più ricercati di un bomber di razza in piena stagione da calciomercato. Già, perché se un gruppo politico dovesse riuscire ad accaparrarseli, qualunque esso sia, alla fine farebbe decisamente la voce grossa nel gioco del rimpasto di giunta. Le prossime ore saranno decisive da questo punto di vista, con Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia tutte sul pezzo. I nomi in ballo per ora restano più o meno gli stessi, ma con qualche cavallo di ritorno che si riaffaccia. La Lega vuole un assessorato da destinare all'uomo, in lista ci sono Leonardo Roscioni e Raffaele Cacciapuoti, ma nelle ultime ore è tornata in auge un'altra quota rosa, il consigliere comunale Elisa Pepe. Forza Italia, dopo aver proposto di restare con un solo assessore, Sandro De Paolis, ma con due deleghe all'attivo, vale a dire lavori pubblici e urbanistica, avrebbe aperto a lasciarne una e a inserire una donna, a patto che non debba accollarsi la bega del bilancio. In questo senso la presidente del consiglio comunale Emanuela Mari ha già declinato l'invito. La più votata alle ultime elezioni rimarrà seduta sulla poltrona del notaio del Comune. Fratelli d'Italia, di donne da poter proporre per l'esecutivo ne ha già due. In pole c'è sempre la capogruppo meloniana Simona Galizia, ma come alternativa c'è un profilo esterno, l'avvocato Marianna Galletti. Dalla Capitale però arrivano altre indicazioni.
FRENARE O DARE GAS?

Gli incontri e le telefonate si susseguono, con i referenti provinciali dei partiti che dettano la linea e, in alcuni casi, frequentano anche alcuni uffici cittadini. Secondo i ben informati, alla fine sarà proprio Roma a scrivere la parola fine su questo infinito tormentone. Così come avvenne anche per la scelta del candidato sindaco (e la nomina del vice sindaco), a spezzare un'impasse cronica tra due fazioni. In mezzo c'è Ernesto Tedesco (nella foto) che in questo momento si trova di fronte a un bivio: scegliere la strada dell'attesa, puntando ad arrivare al consiglio comunale sul bilancio e vedere cosa accadrà dopo, oppure rompere gli indugi e dar vita subito a una mini (o maxi) rivoluzione. A meno che gli equilibri interni al consiglio non cambino in maniera rilevante, tanto da rimettere in discussione i valori dei singoli gruppi.
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Il Messaggero