Marciapiedi pericolosi

Marciapiedi pericolosi
NEW YORK – Camminare a New York è molto bello, soprattutto in primavera e in autunno. Ma negli ultimi anni è diventata una gimkana. Ho già raccontato...

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NEW YORK – Camminare a New York è molto bello, soprattutto in primavera e in autunno. Ma negli ultimi anni è diventata una gimkana. Ho già raccontato che c’è una folle tendenza a andare in bicicletta sui marciapiedi, ma ora si è aggiunto il “texting while walking”, mandare messaggini mentre si cammina.


New York è stata dichiarata la città più indisciplinata da questo punto di vista, ma è un male diffuso. Da quando ci sono gli smartphone, il 90 per cento della gente prima o poi finisce per usarli mentre cammina, chinando la testa ed esponendo se stessi e gli altri a spiacevoli incidenti. Difatti nell’arco di dieci anni il numero degli incidenti che richiedono ricovero in ospedale è andato aumentando esponenzialmente, e se le cadute capitano più di frequente nella fascia d’età sotto i 34 anni, sono invece più rare ma con conseguenze più gravi per gli over 50.

 
L’American Academy of Orthopaedic Surgeons ha lanciato l’allarme già da almeno due anni, e ha messo in circolazione un video ammonitore che potete vedere qua. Alcuni Stati, come il New Jersey, stanno meditando di imporre un divieto di “texting while walking”, come già è imposto per l’uso di cellulari durante la guida. Anche l’Ontario, in Canada, medita qualcosa di simile: vietare di fare texting mentre si attraversa la strada.

 
Il guaio è che sarebbe difficile far rispettare queste leggi: già ci sono toppo pochi vigili per controllare il traffico delle automobili, figuriamoci poi controllare quello dei pedoni.

 

Urtoni, scivoloni, cadute sono oramai all’ordine del giorno, e temo ci resteranno. New York presenta l’elemento aggravante della velocità: qui si cammina veloci, quindi un urtone fa più male. E siccome sono sicura che nulla e nessuno convincerà il pubblico a tenersi il cellulare in tasca, o a mettersi da parte nel caso si debba leggere o scrivere un messaggino, penso che la soluzione più intelligente (o comunque più verosimile) sia quella proposta in questi giorni da una ditta australiana: mettere segnali luminosi sul marciapiede all’altezza dei semafori. Anche chi cammina a testa china vedrà la tripla fascia rossa, che indica di fermarsi, o verde che dà il via libera.


​Il segnale luminoso non ci proteggerà dagli spintoni, ma forse salverà qualche vita. Dal 2009 a oggi, il numero di pedoni uccisi in incidenti stradali nelle città americane è aumentato del 15 per cento, e le autorità pensano che la causa di questo massacro sia proprio la distrazione di chi cammina e usa il cellulare. Siamo così assorbiti da quello screen da non accorgerci del pericolo che ci sta venendo addosso.


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Il Messaggero