Stellantis: auto elettriche avranno una vita quasi doppia. Un grande abbattimento dei costi

La nuova Peugeot 408
Auto elettrica, razza padrona. La mobilità ecologica vuole irrompere sulla scena per acclamazione. Non solo perché rispetta l’ambiente e non ha emissioni,...

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Auto elettrica, razza padrona. La mobilità ecologica vuole irrompere sulla scena per acclamazione. Non solo perché rispetta l’ambiente e non ha emissioni, è silenziosa e beve solo energia pulita proveniente dal sole e dal vento. Pian piano, le vetture esclusivamente a batterie si sono fatte apprezzare per i loro plus che sono numerosi rispetto alle vecchie cugine termiche. Potenza, accelerazione, valori dinamici, abitabilità e spazio a disposizione. Ma svettano anche i costi di gestione, affidabilità ed un rapporto molto poco frequente con l’assistenza. Man mano che passa il tempo emergono altre caratteristiche positive, capaci di invitare i costruttori a sfruttarle fino in fondo e i consumatori a trarne i vantaggi soprattutto per il portafoglio. Una novità recente, che ha lasciato sorpresi anche i tecnologici produttori di accumulatori e le case automobilistiche stesse, è la durata delle batterie nell’uso reale. Le prove virtuali e quelle di laboratorio avevano fatto pensare ad una vita utile più breve.

Ma non è solo il costoso accumulatore a resistere al passare del tempo. La semplificazione meccanica e la quasi totale assenza di parti da lubrificare con oli inquinanti allunga l’esistenza dell’intero veicolo che, già ora, potrebbe avere un costo chilometrico inferiore per l’intero ciclo che va dalla produzione al riciclaggio. Un percorso virtuoso che alimenta la nascente “economia circolare”. Peugeot ha preso carta e penna e ha rifatto i conti. Una vettura elettrica, se sfrutta appieno i vantaggi che ha a disposizione, può durare quasi il doppio di un’auto tradizionale: la vita utile si alza dai 15 anni dei veicoli termici ai 20-25 anni. Di conseguenza bisogna adeguare tutto il resto e, periodicamente, rinnovare quelle componenti che non sono legate all’anima elettrica.

In Peugeot la base di tutto sono le piattaforme STLA di Stellantis, poi tutto deve essere riciclato e riciclabile fino a prevedere alcune parti al rinnovo completo durante l’utilizzo del veicolo. Per esempio le imbottiture e i rivestimenti devono facilmente essere cambiati quando arriva un nuovo proprietario e il software resta sempre “fresco” grazie all’aggiornamento OTA (Over the Air, come lo smartphone). Queste nuove capacità i francesi le hanno mostrate con dovizia di particolari sul concept Inception esposto al recente CES di Las Vegas. Il bolide all’avanguardia anticipa chicche che saranno sulle auto di serie del Leone anche più compatte dal 2025. Ci sarà lo “Steer-by-Wire” e il controllo “Hypersquare” in cui i comandi elettrici digitali sostituiscono i collegamenti meccanici.

Le piattaforme native elettriche “BEV-by-design” introdurranno anche i moduli tecnologici alimentati dall’intelligenza artificiale: STLA Brain, STLA SmartCockpit e STLA Autodrive. La parte più “umana” del prototipo vede il pianale STLA Large che consente di realizzare veicoli bassi (134 cm) e lunghi (5 metri). La tecnologia a 800 volt e la batteria da 100 kWh permettono una ricarica rapida e un’autonomia di 800 km. Il consumo è contenuto (12,5 kWh per 100 km), i due motori sugli assi erogano 500 kW (680 cavalli) che bruciano lo 0-100 in meno di 3 secondi.

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Il Messaggero