Sotto accusa i motori per l'atterraggio o il malfunzionamento di uno dei paracadute. E per ora, l'unica cosa certa, è il silenzio che arriva da Marte che non lascia...
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I RISULTATI DELLA SONDA NASA
Anche i passaggi sulla zona di atterraggio di Schiaparelli effettuati dalla sonda della Nasa Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) non hanno svelato l'arcano e nella sede operativa dell'Esa si stanno ancora analizzando pure gli altri dati, quelli inviati dalla sonda madre, Tgo (Trace Gas Orbiter), che «funziona perfettamente e ha registrato tutto», è stato il commento di Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell'Agenzia Spaziale Europea. «In queste ore ha aggiunto -è in corso l'analisi della telemetria, ossia di tutti i parametri relativi alla posizione e alle condizioni del veicolo. La conclusione dell'analisi è attesa in mattinata e al momento i dati portano a stabilire che non è stato un problema di comunicazioni».
ESA E NASA, LE DIFFERENZE
La speranza delle prossime ore è quella di riuscire a spiegare cos'è successo. La missione Exomars rappresenta un test fondamentale per imparare ad atterrare su Marte. Del resto il miliardo e mezzo speso per la missione ha permeso all'Esa di avvalersi della sua tecnologia, molto diversa da quella usata dagli Usa, che punta a sviluppare la sua industria aerospaziale.
UN INSUCCESSO?
Mentre la missione di Schiaparelli potrebbe naufragare sul suolo marziano, quella di TGO prosegue e la sua orbita introrno al pianeta rosso durerà ancora per altri anni.
LE IPOTESI
L'ipotesi peggiore sulla sorte del lander Schiaparelli riguarda proprio l'esito dell'atterraggio su Marte: il mancato funzionamento dei motori di atterraggio o di uno dei paracadute potrebbero aver contribuito ad un impatto violento con la superficie del Pianeta Rosso danneggiando così irrimediabilmente la sonda Esa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero