Appelli social, quando il volontariato non basta più neanche a Trastevere

Appelli social, quando il volontariato non basta più neanche a Trastevere
I romani provano a combattere il degrado che continua ad attanagliare la Capitale. Puliscono i parchi che adottano, piantano alberi decimati dalle "capitozzature" (lo...

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I romani provano a combattere il degrado che continua ad attanagliare la Capitale. Puliscono i parchi che adottano, piantano alberi decimati dalle "capitozzature" (lo stile più in voga in città), si uniscono per cendere in strada e ripulire gli spartitraffico ad esempio. A volte però si arrendono e diffondo appelli social. A Roma Nord tempo fa i Volontari del XIII Municipio hanno annunciato la fine della pulizia del parco del Pineto e poi hanno lanciato "l'aperitivo educativo" per insegnare agli sporcaccioni a raccogliere i resti dei pic-nic. 


In questi giorni, invece, è a Trastevere che un altro gruppo di volontari sta chiedendo aiuto. Si tratta dei volontari di "trastevere Attiva", gruppo di volontariato, attivo per migliorare il proprio quartiere, apolitico e non religioso. 

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In un post lanciano un appello su Facebook: «La custodia quotidiana del parco di piazza San Cosimato da parte dei volontari di Trastevere Attiva NON BASTA». Siamo nel rione affogato nel degrado e nello spaccio dove è iniziata la triste vicenda che ha portato all'omicidio del vicebrigadiere  Mario Cerciello Rega. Il rione continua a essere ostaggio della mancata sicurezza, tanto che nel parco giochi per i bambini sono stati ritrovati coltelli. Non solo: l'area è territorio vissuto da sbandati e senzatetto. "Alcune sere fa - scrivono i volontari - dei bambini sono stati allontanati dagli scalini dietro l’area giochi perché impedivano la preparazione del bivacco notturno». 

«Da mesi si legge nel post - abbiamo chiesto al Municipio I un intervento e proposto delle soluzioni ma non abbiamo avuto risposta. Inutili anche le segnalazioni effettuate alle Forze dell’Ordine che hanno risposto: "il solo dormire per strada non è reato. Preghiamo tutti di colloborare, segnalate e fotografate qualsiasi abuso in quest'area o denunciatelo direttamente alle Forze dell’Ordine».
 

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Il Messaggero