Raimundo Navarro, l'architetto “astronauta” che insegnava design e ironia

Mario Marenco e Eduardo Vittoria
Quando aveva 70 anni, l’età in cui le persone “normali” si godono già da parecchio la pensione,  si mise in testa di fondare una...

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Quando aveva 70 anni, l’età in cui le persone “normali” si godono già da parecchio la pensione,  si mise in testa di fondare una facoltà. Nel 1993  Eduardo Vittoria, docente di Architettura a Pescara, ex assessore a Napoli e, soprattutto, progettista di molti edifici della Olivetti,  si era già imbarcato in un’altra delle sue missioni impossibili: la creazione della facoltà di Architettura ad Ascoli. Era approdato nel capoluogo piceno con il suo solito piglio e, soprattutto, con la sua incommensurabile voglia di fare.  Una via di mezzo tra un nobil uomo di altri tempi e una specie di cingolato semovente.

Insieme all’allora ministro per l’Università e Ricerca Scientifica, Antonio Ruberti, escogitò per la cittadina la nascita di Architettura per gemmazione da un'altra città delle Marche: Camerino.  Non so perchè, e con le dovute cautele, Vittoria mi ha sempre ricordato un pensiero del fondatore degli scouts, Lord Baden Powell: «Ogni cosa impossibile diventa possibile dando un calcio alle prime due lettere».
Ma non è di questo che voglio parlare. Certo, una mente così aperta, faceva a cazzotti in una città tranquilla e sonnacchiosa come il capoluogo marchigiano. Ma lo stupore degli ascolani non tardò a ripresentarsi quando Vittoria chiamo nel corpo docente della facoltà anche Mario Marenco. In tanti non sapevano che il “Riccardino" di Alto gradimento era un apprezzato designer. Più che altro pensarono ad un'altra delle “imprese” di Vittoria
«Mi piace vedere il rovescio della medaglia -mi disse una volta durante uno dei nostri viaggi tra Ascoli e Roma-, Marenco? Ma sì, a me pare la persona giusta per Ascoli. Oltre alle lezioni  farà certamente ridere i suoi studenti».
L'umorista, docente e designer rimase in facoltà un solo anno, il 1995. L'Istituto, però, non lo ha dimenticato: «Dietro l’espressione timida e schiva -ha ricordato l'attuale preside Giuseppe Losco-, nascondeva un immenso repertorio di personaggi che hanno segnato un’epoca e tracciato un nuovo filone comico. La sua attività di architetto designer lo portò a collaborare con marchi automobilistici importanti, qui non lo abbiamo scordato».

E ora, quell'«astronauta» del tutto particolare, se ne è andato a 85 anni. E' svanito insieme  all'astronave Paluma segundo, con a bordo, naturalmente, il comandante Raimundo Navarro.

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Il Messaggero