Quando il Mes si chiamava ancora Esm (e non interessava molto)

Quando il Mes si chiamava ancora Esm (e non interessava molto)
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Il recente e infuocato dibattito sul Mes - al di là del merito della vicenda che è importantissimo - per contrasto fa risaltare retrospettivamente il quasi-silenzio che ha accompagnato negli ultimi mesi la riforma di questo organismo e prima ancora la sua esistenza dal 2012 in poi. C'è uno spartiacque linguistico che evidenzia tutto ciò: quando poche settimane fa si è iniziato a parlare di Mes pochi sapevano cosa fosse, anche perché in precedenza le rare discussioni sul tema facevano piuttosto riferimento all'Esm, ovvero all'acronimo inglese di "European Stability Mechanism" a cui corrisponde appunto in italiano il Meccanismo Europeo di Stabilità.


Mes, quel documento di Savona che avvisava dei rischi

Se i nomi sono conseguenza delle cose, anche l'uso delle sigle può avere una sua importanza. Da cosa deriva questo cambiamento? Credo, ma non sono sicuro, dal fatto che la polemica sia esplosa in ambito politico-parlamentare basandosi quindi su documenti che (giustamente) gli uffici di Camera e Senato scrivono traducendo in italiano anche i nomi. Quando invece il discorso nasce a Bruxelles o in ambito finanziario, si parla piuttosto di Esm. Proprio oggi, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco parlando alla Camera ha usato sistematicamente "Esm" pronunciando per di più la "E" all'inglese. Per inciso, proprio la momentanea mancanza di una traduzione italiana del testo della riforma è stato nei giorni scorsi uno degli elementi di contrapposizione politica; anche se non il più importante ovviamente.


Volendo verificare cosa è successo in precedenza in casi analoghi, troviamo una situazione variegata. L'Onu è indiscutibilmente tale e nessuno da noi lo chiamerebbe "Un". Allo stesso modo non ci sono ambiguità su Ue e Bce, forse in quanto istituzioni europee non sottoposte al monopolio dell'inglese. Però la Nato (North Atlantic Treaty Organization) ha avuto sempre questa denominazione breve, anche quando in Italia era osteggiata da una larga parte dello schieramento politico; i francesi preferiscono invece "Otan". E la Fao (Food and Agriculture Organization), forse nota così proprio perché ha sede a Roma, non è mai stata "Oaa" (come sarebbe la sigla di "Organizzazione alimentazione e agricoltura"). Altri casi sono più incerti, come quello dell'Organizzazione Mondiale del Commercio che viene citata più spesso come "Wto" che come "Omc" o del Programma Alimentare Mondiale che ugualmente ha il suo quartier generale a Roma e viene designata a volte "Pam" a volte "Wfp". Visto che la contrapposizione politica sul Mes resta alta, un primo passo potrebbe essere trovare l'accordo sul suo acronimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero