Marchionne plaude a Trump: con meno tasse nuova fabbrica e bonus per i dipendenti

Marchionne plaude a Trump: con meno tasse nuova fabbrica e bonus per i dipendenti
Il mondo dell’auto sta smontando le tende dall’avveniristico Ces del Nevada per spostarsi verso Detroit dove lunedì mattina accenderà i riflettori il...

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Il mondo dell’auto sta smontando le tende dall’avveniristico Ces del Nevada per spostarsi verso Detroit dove lunedì mattina accenderà i riflettori il salone dell’auto. Dopo aver diffuso lampi di futuro allo show dell’elettronica, i costruttori punteranno i riflettori sui modelli più tradizionali, quelli che continuano ad alimentare un mercato da oltre 17 milioni di veicoli l’anno. Sugli scudi soprattutto Fiat Chrysler ed è molto atteso l’incontro di Sergio Marchionne con i media dopo il forte rafforzamento del titolo in Borsa nelle ultime settimane. Ieri a Piazza Affari l’azione del gruppo controllato da Exor ha guadagnato ancora chiudendo a +0,6%, ma durante le contrattazioni si era spinta anche a +4% (a 19,77 euro).


Meglio hanno addirittura fatto a fine seduta la stessa Exor (+1,5%) e Cnh (+2,5%). L’attenzione però è ora puntata tutta da questa parte dell’Atlantico dove le cose per il gigante italo-americano sembrano andare particolarmente bene nonostante lo scorso anno sia cessata la produzione di alcune vetture. Il ceo Sergio Marchionne ha elogiato le riforme di Trump annunciando un importante investimento negli Usa e, soprattutto, un bonus di duemila dollari per i 60 mila dipendenti americani. Un atto non dovuto che conferma come gli obiettivi del piano siano in linea e anche gli impegnativi target 2018 alla portata.

«È giusto investire nel paese riconoscendo apertamente il miglioramento delle condizioni di business negli Stati Uniti - ha spiegato l’ad - come è giusto che i nostri dipendenti condividano i risparmi generati dalla riforma delle tasse. Questi annunci riflettono il nostro impegno nella produzione americana e verso i nostri dipendenti che hanno contribuito al successo di Fca». Anche altre aziende Usa hanno girato parte dei vantaggi derivati dal taglio delle tasse ai loro lavoratori, da Wal Mart (aumento della paga oraria da 9 a 11 dollari) ad AT&T (bonus di mille dollari).


L’investimento di oltre 1 miliardo di dollari verrà effettuato nello stabilimento di Warren in Michigan dove nel 2020 verrà trasferita la produzione della nuova generazione del pick up Ram heavy duty attualmente assemblato in Messico. In seguito a questo ritorno si creeranno 2.500 posti di lavoro. Questo impegno si aggiunge a quello della rinnovato impianto Jeep di Toledo dove viene prodotta la nuova Wrangler che sta per essere lanciata e che ha già riscosso calorosi consensi. Gli investimenti totali di Chrysler dal 2009 quando è arrivata Fiat hanno superato i dieci miliardi generando oltre 20 mila posti di lavoro. La prossima settimana al salone del Michighan verrà svelata la rinnovata Jeep Cherokee e il nuovo pick up Ram, due modelli fondamentali per proseguire l’espansione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero