Lamborghini, compleanno da ricordare. Risultati da record e il concept del primo modello elettrico

La Lamborghini Miura a Pebble Beach
Due unità ad elettroni, una per asse. La potenza più elevata mai installata su una Lamborghini, anche da corsa. Sistemi di controllo della dinamica completamente...

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Due unità ad elettroni, una per asse. La potenza più elevata mai installata su una Lamborghini, anche da corsa. Sistemi di controllo della dinamica completamente personalizzabili, aerodinamica e sospensioni pneumatiche attive, trazione integrale e coppia distribuita elettronicamente in poche frazioni di millisecondi. Si capisce subito che la Lanzader è molto di più di un semplice modello nuovo. È l’automotive che volta pagina. Passando, dell’era della “combustione interna”, a quella dell’induzione e dell’energia pulita. Per questo che una vettura apparentemente pronta per la produzione in serie viene presentata con un lustro di anticipo, in modo da realizzare componenti all’avanguardia ed apparati proiettati futuro.

Proprio a Monterey, dove è stato svelato l’inedito concept bolognese, la casa di Sant’Agata è stata protagonista assoluta della “Car Week”, la settimana di riferimento dell’anno per i brand prestigiosi e dalle prestazioni elevate. Dopo il recente party in Costa Smeralda, dove i clienti più vicini all’azienda sono stati convocati per festeggiare i primi sessant’anni di storia gloriosa del Toro più veloce del mondo, c’è stato il bis, altrettanto esclusivo, a nove fusi orari di distanza. Dove le possenti acque del Pacifico diventano dolci, accarezzando la mitica costa californiana. La Lamborghini Lounge è sulla Penisola di Monterey, affacciata sulla buca finale del campo da Golf di Pebble Beach, considerato il più desiderato del pianeta.

Contemporaneamente, all’altro Golf Course di Bayonet Black Horse è andato in onda il Concorso dedicato alla gemme made in Italy e la Miura del 1967 di Michael e Toni Weinreb si è aggiudicato il riconoscimento di “Best in Show”, portandosi a casa il Trofeo ideato dal celebre designer Roberto Giolito e realizzato in collaborazione con Donato Donno. I titoli di coda, come da tradizione, spettano al Concorso di Eleganza arrivato alla settantaduesima edizione, dove è stata invitata a sfilare sulla passerella automobilistica più ambita del mondo anche Lanzador, il futuro della Lamborghini.

La leggenda di Lambo si è tramandata attraverso i prototipi da motor show, poi diventati “one-off” o addirittura “few-off”, produzione limitatissime per clienti molto speciali disposti a spendere cifre significative per essere «uno dei pochi». Era un prototipo la 350 GTV del 1963, la prima vettura voluta da Ferruccio Lamborghini (poi diventata la 350 GT di serie) ed è un concept l’ultima, la Lanzador, sorta dove tramonta il sole ed altrettanto importante. Intanto fanno ancora eco i numeri roboanti dei risultati finanziari e commerciali del primo semestre da poco concluso. Un esercizio, manco a dirlo, da record assoluto.

Sono state consegnate per la prima volta in sei mesi 5.341 vetture e, sempre da primato, incassati 1.421 milioni di euro di ricavi. Migliora anche il “Return on Sales (RoS)” che si attesta al 32,1%, quasi un terzo del fatturato totale. La produzione della nuova Revuelto è tutta venduta per i prossimi due anni, Huracan e Urus termiche sono già tutte piazzate fino all’arrivo delle versioni ibrido-plug in. Visto che la Ferrari capitalizza oltre 50 miliardi (più o meno come Stellantis) suscita interesse il valore della Lamborghini se venisse quotata in borsa...

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Il Messaggero