La scelta di Michelle Hunziker: di nuovo in tv a quattro giorni dal parto

La scelta di Michelle Hunziker: di nuovo in tv a quattro giorni dal parto
Divide la scelta di Michelle Hunziker che, a quattro giorni dal parto,...

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Divide la scelta di Michelle Hunziker che, a quattro giorni dal parto, ha deciso di tornare al lavoro. Giovedi 10 ottobre ha dato alla luce la piccola Sole, lunedi 14 la showgirl sarà nuovamente davanti alle telecamere di Striscia la notizia. E’ la scelta intelligente di chi considera la nascita di un figlio un evento naturale, quindi non destinato a stravolgere la vita della madre? Oppure la sorridentissima Michelle manifesta un attaccamento al lavoro eccessivo, un’ansia da riflettori poco compatibile con il momento intimo della maternità? Sul tema, data la notorietà del soggetto, si confrontano in queste ore ginecologi, psicologi, neonatologi e opinionisti assortiti. E la maggior parte appoggia la scelta della Hunziker: ricominciare a lavorare immediatamente dopo il parto, secondo loro, sottolinea il fatto che fare un figlio non è una malattia e quindi ben venga il ritorno alla vita normale, se una donna si sente di ritrovarla. Ma c’è chi sostiene che la nascita di un bambino non sia un evento come un altro e la mamma debba avere il tempo, anche se limitato dalle leggi e dalla circostanze, di dedicarsi a lui completamente. Va detto che Michelle rappresenta un’eccezione: può permettersi di riprendere il lavoro perché è assistita da uno stuolo di bambinaie e collaboratori che si occuperanno della bambina durante la sua assenza. Invece per la stragrande maggioranza delle donne senza mezzi e senza privilegi, in un Paese che non dispone di strutture adeguate per aiutare le mamme lavoratrici, l’arrivo di un bambino rappresenta un’autentica rivoluzione. Anche a voler tornare al lavoro subito, a chi lasciarlo? Provate a girare la domanda a chi non ha nonne disponibili o abbastanza soldi per permettersi una tata. Il dibattito, come dicevamo, impazza. Io penso che ogni donna debba agire come si sente e riconosco il diritto, alla Hunziker e alle altre supermamme come lei, di tornare a lavorare appena uscite dalla sala parto, se ne hanno voglia. Certo, la maternità non è una malattia. Ma nello stesso tempo è un momento così intimo e totalizzante da richiedere una concentrazione prioritaria da parte della mamma sulla sua creatura. Ogni donna deciderà i tempi di questa fase. Ma aspetto con ansia le vostre opinioni. Il tema, celebrity a parte, ci riguarda tutti, non credete?
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Il Messaggero