Il Festival di Roma premia la voce di Scarlett, ridateci la giuria popolare

Il Festival di Roma premia la voce di Scarlett, ridateci la giuria popolare
Ma si può, a un Festival che si tiene a Roma, premiare una voce che...

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Ma si può, a un Festival che si tiene a Roma, premiare una voce che nessuno in Italia sentirà mai? All’indomani del verdetto della giuria, che ha incoronato Scarlett Johansson, fioccano le proteste. Nel film “Her”, peraltro applauditissimo (e a ragione, è veramente bello) l’attrice infatti non si vede mai: interpreta la voce di un computer. La interpreta benissimo, per carità: ma il film in Italia uscirà doppiato, com’è tradizione da noi, e nessuno potrà riscontrare quant’è brava Scarlett. Altro motivo di sconcerto è il Marc’Aurelio d’oro assegnato al film-documentario “Tir”: vuole raccontare la solitudine di un camionista sloveno ma finisce per essere troppo realistico, lentissimo e, diciamolo pure, noioso. Lo dico con tutto il rispetto per il regista Alberto Fasulo che ha penato anni prima di riuscire a realizzare il film. Peccato davvero, perché il festival quest’anno aveva convinto un po’ tutti: c’erano ottimi film, come il commovente “Dallas Buyers Club” (che non a caso ha vinto il premio del pubblico e quello per il miglior attore Matthew McConaughey), lo stesso “Her”, il film rumeno “Quod erat demonstrandum”. Tra gli italiani cito “Take five” (una formidabile sorpresa, non perdetevelo quando uscirà!) e “I corpi estranei” con un magnifico Filippo Timi. Qualcuno mi chiede quale “dietrologia” si nasconda dietro un verdetto così sconcertante. Non credo che esistano ragioni recondite o “inconfessabili”, penso invece che le giurie "togate" siano spesso troppo snob, autoriferite e dimenticano che il primo destinatario del cinema è il pubblico. Non certo il ristretto gruppo di addetti ai lavori (dei quali faccio parte anch’io) che vanno ai festival e vedono i film in versione originale. E aggiungerei che ai film noiosi, astrusi o presuntuosi hanno ahimé fatto il callo. La butto là: perché al Festival di Roma, nato per coinvolgere l’intera città e tutte le fasce di spettatori, non si ripristina la giuria popolare? Nei primi anni c’era e non ha mai premiato brutti film. Ditemi cosa ne pensate.
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Il Messaggero