Il "caso" Eleonora Brigliadori e la saggia decisione della Rai

Il "caso" Eleonora Brigliadori e la saggia decisione della Rai
Bene ha fatto la Rai ad espellere Eleonora Brigliadori dal cast di “Pechino Express”, la trasmissione della seconda rete destinata a seguire le imprese di un gruppo di...

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Bene ha fatto la Rai ad espellere Eleonora Brigliadori dal cast di “Pechino Express”, la trasmissione della seconda rete destinata a seguire le imprese di un gruppo di vip e quasi-vip attraverso l’Africa. Le esternazioni dell’ex conduttrice sulle cosiddette “cure alternative” al cancro e soprattutto le sue deliranti affermazioni a proposito del tumore che ha colpito la “Iena” Nadia Toffa attualmente sotto chemioterapia (“chi è causa del suo mal pianga se stesso”) non meritano la ribalta della tv e meno che mai di un canale del servizio pubblico.

Si sa: nella tv più che mai a caccia di audience, certi personaggi vengono ingaggiati proprio per la loro propensione ad esagerare. Si spera che le loro “sparate” facciano impennare lo share, alla faccia della concorrenza. Ma quando è troppo è troppo e l’attuale Rai, che vanta tanti fiori all’occhiello nel segno della qualità (i primi che mi vengono in mente sono programmi come “Petrolio”, “Sono innocente” o tv -movie come “Prima che la notte”) ha fatto la scelta giusta. Di Brigliadori, che afferma di essere morta e poi resuscitata con il nome di Aaron Noel, e delle sue farneticazioni in materia medica nessuno sentirà la mancanza. Meno che mai i malati che, per guarire, hanno bisogno della competenza e delle certezze della scienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero