Fca, trimestrale record: raddoppia l'utile netto, il titolo si rafforza

Fca, trimestrale record: raddoppia l'utile netto, il titolo si rafforza
Terzo trimestre con risultati record per Fca. L’azienda controllata da Exor ha migliorato le performance in tutti i settori nonostante le consegne dei veicoli e il fatturato...

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Terzo trimestre con risultati record per Fca. L’azienda controllata da Exor ha migliorato le performance in tutti i settori nonostante le consegne dei veicoli e il fatturato in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto è aumentato del 50% a 910 milioni di euro con il margine Ebit adjusted che è cresciuto di 110 punti base attestandosi sul 6,7%. Ancora più rilevante questa percentuale in altri rami di attività: 8% nella regione Nafta, che è quella che realizza la parte più rilevante dei ricavi e dei profitti, 13,8% per Maserati, il brand premium che continua a crescere grazie soprattutto alla spinta del Suv Levante. Bene anche la componentistica dove il margine Ebit adjusted è stato del 5,3%.


L’Ebit adjusted è ora positivo in tutte le “region” dove opera il gruppo perché anche in America Latina è tornato il segno più. L’Ebit adjusted dell’intera Fiat Chrysler è aumentato del 17% raggiungendo gli 1,8 miliardi, l’utile netto adjusted del 25% attestandosi a 922 milioni. In leggera crescita (+173 milioni) l’indebitamento industriale netto (4,4 miliardi) rispetto alla fine del secondo trimestre. Sono stati confermati tutti i target per l’anno in corso che vedono i ricavi netti fra i 115 e i 120 miliardi di euro, l’Ebit adjusted superiore ai 7 miliardi, l’utile netto adjusted superiore ai 3 miliardi e l’indebitamento industriale netto sotto i 2,5 miliardi. I mercati hanno apprezzato e il titolo è salito a Piazza Affari del 5%, riportandosi vicino a quota 15 euro (14,88).

Marchionne ha poi fatto la tradizionale conference call con gli analisti: «Sono fiducioso per il raggiungimento dei target, pure quelli del 2018, il gruppo è in buone condizioni per farlo anche perché stiamo per lanciare tre nuovi modelli. L’Alfa Romeo non ha raggiunto il break even nel terzo trimestre e non so se ci riuscirà nel quarto, ma non c’è nulla di preoccupante. In Cina dobbiamo essere cauti, abbiamo appena lanciato la Giulia e la Stelvio e sappiamo che un eccesso di offerte deprimerebbe i prezzi. Abbiamo già fatto questa esperienza, dobbiamo bilanciare capacità e domanda».


Il ceo ha concluso parlando di Marelli e guida autonoma: «Lo scorporo lo deciderà il cda nel 2018, la posizione iniziale è apparsa positiva. Sulla guida autonoma bisogna essere cauti, si rischia di bruciare molto denaro, numerose start up non andranno avanti. Il nostro accordo con Bmw e Intel è buono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero