Chi copia chi. Grillo, Renzi, Berlusconi e il dopo Porta a Porta

Chi copia chi. Grillo, Renzi, Berlusconi e il dopo Porta a Porta
Osservandoli per lavoro da alcuni decenni, ho imparato a tradurre il linguaggio del corpo dei politici, siano essi professionisti (come Matteo Renzi che fa politica da ragazzino)...

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Osservandoli per lavoro da alcuni decenni, ho imparato a tradurre il linguaggio del corpo dei politici, siano essi professionisti (come Matteo Renzi che fa politica da ragazzino) o non (Silvio Berlusconi e Beppe Grillo).
Fateci caso: quanto al linguaggio del corpo (e anche al linguaggio tout court) i politici italiani si copiano l'un l'altro. Matteo Renzi copia dichiaratamente Berlusconi nella speranza che un pò dei voti di Forza Italia passino a lui: dire "Abbasserò le tasse" a tre giorni dal voto è una suggestione molto berlusconiana.
Berlusconi, a sua volta, copia il Pd quando a L'Aria che tira, da Myrta Merlino, punta il dito contro Beppe Grillo con grinta alquanto giustizialista: "Non faceva lo spettacolo se non era pagato in nero e ora fa il moralista in tv" scandisce l'ex Cavaliere. Vi ricorda qualcuno? A me sì.
E Grillo? Grillo, a sua volta, fa Berlusconi. Ieri sera, in una bella puntata di Porta a Porta, il leader del M5S ha lavorato per portare dalla sua il pubblico dei post sessantenni, zoccolo duro della trasmissione. C'è riuscito? A occhio direi di sì. Il finale, col cinque battuto contro il palmo del coetaneo Bruno Vespa è stata una mossa di puro teatro. Da Berlusconi, appunto.
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Il Messaggero