Thomas Harris torna con "Cari Mora": dopo Hannibal Lecter, è il tempo delle eroine

La festa dei morti dei "latinos"
C'era molta attesa per il nuovo lavoro di Thomas Harris, tornato a pubblicare un romanzo dopo tredici anni; anche perché per la prima volta (fatta eccezione per il suo...

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C'era molta attesa per il nuovo lavoro di Thomas Harris, tornato a pubblicare un romanzo dopo tredici anni; anche perché per la prima volta (fatta eccezione per il suo libro d'esordio del 1975, "Black Sunday"), l'autore de "Il silenzio degli innocenti" ha tradito il suo personaggio più celebre, Hannibal Lecter; e ha rotto la sua proverbiale ritrosità alle interviste, che durava da quarant'anni, per promuoverlo.


Cari Mora è appena uscito in Usa e Gran Bretagna (da noi arriverà il 21 maggio per Mondadori); e il titolo coincide anche con il nome della protagonista (Cari sta, significativamente, per Caridad), una giovane colombiana sfuggita ai guerriglieri delle FARC e approdata a Miami. La ragazza dovrà confrontarsi con Hans-Peter Schneider, la nuova incarnazione di Hannibal, un cattivo all'ennesima potenza che mette gli occhi su un tesoro in lingotti d'oro del valore di 25 milioni di dollari, nascosti in una villa appartenuta al re dei narcos Pablo Escobar. 

CATTIVERIE
Il libro, letto nella sua versione originale, contiene gli usuali elementi perturbanti per i quali Harris è diventato famoso e che gli sono valsi il plauso di Stephen King; anche se, a volte, i dettagli e i personaggi sono così esagerati da risultare stereotipati o caricaturali. È il caso della "cremation machine" di cui Hans-Peter è molto fiero, una sorta di lavatrice pensata per smaltire cadaveri di giovani schiave, da cui ogni tanto emerge un teschio; o il coccodrillo di mare che spunta all'improvviso per tranciare in due un curioso a caccia di dollari facili. Il nuovo cattivo non ha nulla dell'intelligenza e sottigliezza di Hannibal, ma ha lo stesso sadismo: ascolta Schubert mentre pensa a come mutilare le sue vittime (la stessa musica che, da ragazzo, suo padre diffondeva in casa prima di pestarlo; segue, ovviamente, vendetta crudelissima).

CANDORE
Esagerazioni? Con grande candore l'autore ha detto al New York Times di non avere, in fondo, mai inventato niente di originale: «Ogni cosa è già successa, non serve l'immaginazione, basta soltanto guardarsi intorno». Harris non ha nulla dei suoi personaggi raccapriccianti, anzi: è un signore pingue e dall'aria gentile, che odia la popolarità - «la fama è la più grossa seccatura» - e che a 78 anni ha deciso di cercare di «fare spazio a qualcosa d'altro» che non fosse Hannibal Lecter, con questo romanzo ambientato proprio nella Miami in cui vive da trent'anni, con tanto di descrizioni della struttura per animali feriti in cui lui stesso lavora come volontario (e in cui posa volentieri con un gufo in rapida ripresa).

Lo scrittore di "Red Dragon" ha prodotto soltanto sei romanzi, in tutta la sua vita; e questa volta, ha spiegato al giornale americano, ha voluto raccontare il mondo dei migranti e dei rifugiati, delle loro aspirazioni e speranze. Ogni tanto, gli riappare in mente Hannibal Lecter, e si chiede, con apprensione, cosa voglia da lui; ma quel ciclo della sua vita sembra ormai chiuso: a ogni richiesta di prequel, Harris preferisce farsi da parte.

La protagonista del nuovo libro, Cari Mora, è l'emblema di un mondo latino di grande attualità: è "una qualunque" come la lanciatissima Alexandria Ocasio-Cortez, ma è anche una sopravvissuta, una dura, una donna capace di grandi slanci di generosità. In questo libro, è lei la vera protagonista (e anche il personaggio più riuscito). 

LA TENDENZA

Si rafforza dunque una tendenza sempre più consolidata nei thriller (non solo dall'irrompere dei casi di molestie e del movimento #Metoo): il personaggio centrale è una donna che sa difendersi, sa risolvere casi difficili e, soprattutto, vendicarsi per i torti subiti. Camilla Läckberg, Karin Slaughter, Anne Holt, Alicia Giménez-Bartlett, sono soltanto alcune delle autrici che hanno messo un'eroina al centro dell'azione. Un ostaggio dei guerriglieri colombiani, che era stato affidato a Cari, quando era tra i baby-soldato delle Farc, apre gli occhi alla protagonista del libro di Harris: «Hai una mente sveglia e creativa: non diventare anche tu una macchina, non lasciare che gli altri si prendano gioco di te». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero