La guerra del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte contro la droga è diventato da tempo un videogioco della Apple. Scelta non gradita però. Oltre 100...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il "punitore" Duterte da tempo ha ingaggiato una battaglia spietata contro la droga accordando tra l'altro la licenza di uccidere alla polizia (poi revocata). Migliaia di esecuzioni sommarie, killer pagati per uccidere. Recentemente il presidente ha anche minacciato di cacciare dal Paese gli ambasciatori degli Stati Ue, innervosito per le parole di una delegazione di parlamentari europei che ha fatto una conferenza stampa per denunciare la violazione di diritti umani.
Nella lettera inviata alla Apple, le associazioni scrivono che «questi giochi valorizzano e normalizzano la tirannia emergente della presidenza di Duterte e il mancato rispetto dei principi dei diritti umani del suo governo». E ancora: «Nella realtà virtuale questi giochi possono sembrare innocui e divertenti, ma quando si collocano in realtà dove esistono veri assassini di persone e l'impunità delle forze dell'ordine, allora questi giochi diventano offensivi e disgustosi».
A sostenere la lettere l'associazione Ampud che distingue tra consumatori di droga e rivenditori e promuove l'accesso universale a "trattamenti di droga basati sulle evidenze e adeguata assistenza medica". Anche membri delle Nazioni Unite e della Corte penale internazionale, hanno mostrato preoccupazione per la guerra indiscriminata del presidente delle Filippine alla droga. Secondo dati ufficiali, gli "squadroni della morte" avrebbero ucciso 4.000 persone, spacciatori e persone sorprese a drogarsi.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero