Angelina Jolie, la superstar che non si accontenta del glamour

Angelina Jolie, la superstar che non si accontenta del glamour
Angelina Jolie ha diretto un nuovo film: “Unbroken”, dedicato alla...

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Angelina Jolie ha diretto un nuovo film: “Unbroken”, dedicato alla vita eroica di Louis Zamperini. Ne avete mai sentito parlare? Era un americano di origini italiane, atleta alle Olimpiadi nel 1936, poi pilota di guerra, preso prigioniero e torturato dai giapponesi, sopravvissuto. E’ morto nel luglio scorso, a 97 anni, dopo aver fatto in tempo a vedere il film sulla sua vita. “E’ il mio eroe, un padre, un amico”, ha spiegato Angelina, “il mio cinema è dalla parte di chi soffre”. Vi confesserò che ho sempre diffidato delle star e dell’irritante carrozzone che si portano dietro: red carpet, guardie del corpo, addetti stampa feroci, paparazzi, privilegi e capricci senza fine. E di questo star system inumano Angelina Jolie è l’espressione suprema. Ma osservando da vicino la sua vita, il suo impegno umanitario, il suo coraggio personale e le sue scelte cinematografiche comincio a ricredermi. Innanzitutto Angelina è il simbolo della forza di volontà e, se vogliamo, della redenzione: da giovane ha conosciuto la droga, l’alcol e ogni sorta di eccesso ma ha saputo uscire dall’inferno in cui era precipitata. Una volta ripresa in mano la sua vita, non si è accontentata di tappeti rossi, lustrini e trionfi, ma ha scelto la via più scomoda, diventando regista di film tutt’altro che commerciali: ha parlato della guerra in Bosnia nell’opera prima “Nel paese del latte e del miele” poi dell’eroe Zamperini, sconosciuto ai più, in questo nuovo (e molto atteso) “Unbroken”. E’ inoltre ambasciatrice dell’Onu e si dedica a tempo pieno alle cause umanitarie, dalla lotta contro gli stupri di guerra all’assistenza ai rifugiati. Sul piano personale, dopo un paio di matrimoni turbolenti, ha trovato la pace accanto a Brad Pitt e con lui ha fondato una famiglia che conta sei figli, tra biologici e adottati. Per prevenire il tumore, si è sottoposta alla masectomia preventiva. In gioventù è stata un esempio negativo, alla soglia di quaranta è diventata un simbolo di coraggio e d’impegno su tutta la linea. Ce n’è di che ammirarla e rispettarla. Nel panorama delle superstar, Angelina ha saputo sorprendermi e continuerò a seguirla con interesse. E voi che ne pensate? Apro la discussione e aspetto i vostri commenti sempre preziosi.
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Il Messaggero