Adotta un ventenne!

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"Adotta un ventenne". L'ultima delle tre giornate di "Il potere delle donne', il convegno da me curato a Madonna di Campiglio, era dedicata al progetto lanciato da Valore D, e la mia adesione e'stata cosi entusiasta che, dibattendo, m'e'scappato detto:"Adora un ventenne". Risate, e anche qualche sghignazzata, nella baita a duemila metri dove si svolgeva il dibattito col direttore del Messaggero Virman Cusenza, il vicedirettore della Luiss Barbara Poggiali, la direttora di Marie Claire, Antonella Antonelli, l'amministratore delegato di General Electric Paolo Braghieri e due ventenni o suppergiu', Elisa e Lavinia Fuksas, figlie degli architetti Massimiliano e Doriana. Elisa in quanto autrice del libro di prossima uscita "La figlia di" e Lavinia in quanto ventenne.

Dibattito animato e ispirato appunto al progetto lanciato da Valore D, l'organizzazione presieduta da Claudia Parzani e alla quale fanno capo un centinaio di aziende italiane e multinazionali. Come ha spiegato Barbara Poggiali, il progetto di mentorship conta sulla disponibilita' delle aderenti a Valore D che "adottando" un/a ventenne, siano disposte a trasmettere loro esperienza.

Il tema e'davvero di grande attualita' e ne ho avuto conferma mercoledi sera, a Milano, alla presentazione del libro di Gianfelice Rocca, imprenditore e presidente di Assolombarda. Tutti i relatori, da Giorgio Squinzi a Romano Prodi, dal direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli ad Andrea Pontremoli, presidente dell'azienda Dallara, hanno insistito su una sola cosa: l'Italia puo'farcela se ricomincia a formare i suoi giovani.

Vi cito un paio di frasi tra quelle che mi sono appuntata. Romano Prodi:
"Lo sviluppo italiano degli anni 60 l'hanno fatto i periti e gli ingegneri. La Germania di oggi si e'ripresa perche'ha un gran numero di eccellenti scuole tecniche. Noi invece le chiudiamo".

Andrea Pontremoli:
"Dal mio maestro Ennio Presutti ho imparato che nella vita di un imprenditore si susseguono 3 fasi:
Learn, earn, serve. Impara, guadagna, restituisci alla tua comunita'.
Io mi sento molto in questa terza fase e
ho una convinzione: nessun imprenditore puo'andare avanti se il territorio attorno a lui si e'impoverito. Per questo, da cinque anni, sull'Appennino emiliano dove ha sede la nostra fabbrica, organizziamo corsi di formazione per tecnici. Abbiamo formato cento giovani. Erano disoccuppati e ora lavorano tutti".
Teorico della responsabilita'dell'impresa che deve sentirsi obbligata alla formazione dei giovani, e' l'autore del libro, Gianfelice Rocca. Dichiaratamente ottimista:"Come la Germania, anche l'Italia ha una formidabile struttura di medie imprese, una straordinaria qualita"del prodotto e una manodopera eccezionale". Vero. Ma li' il sistema scolastico adotta i tredicenni ancor prima dei ventenni










































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Il Messaggero