Accordo Usa-Volkswagen, il caso emissioni è superato

Accordo Usa-Volkswagen, il caso emissioni è superato
Il conto è salato, ma si volta pagina. Le autorità Usa e Volkswagen avevano già annunciato di aver raggiunto un accordo di principio per superare il caso...

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Il conto è salato, ma si volta pagina. Le autorità Usa e Volkswagen avevano già annunciato di aver raggiunto un accordo di principio per superare il caso emissioni, ma i dettagli non erano ancora noti, così come non era chiaro quanto avrebbe dovuto sborsare il costruttore tedesco per risolvere il problema. Come i vertici del colosso di Wolfsburg avevano più volte dichiarato, a illustrare l’intesa sono stati gli americani, la parte lesa. Sally Yates, vicesegretario alla Giustizia di Washington, ha spiegato in una conferenza stampa che la più grande azienda europea si è impegnata a versare oltre 15 miliardi di dollari per chiudere il dossier.


La cifra, anticipata in mattinata dal New York Times, va oltre i 10 miliardi ipotizzati nei giorni scorsi, ma i mercati erano preparati tanto che il titolo della società ha guadagnato in giornata il 2,58% (3,1 euro) alla borsa di Francoforte chiudendo a 123,2 euro. «Volkswagen deve fare tre cose - ha spiegato la Yates - pagare gli automobilisti per togliere dalle strade le vetture inquinanti, finanziare progetti per la riduzione dell’inquinamento e investire in programmi che incoraggino gli americani ad utilizzare veicoli a emissioni zero».

L’intesa è la più importante mai siglata da un costruttore automobilistico, è un accordo globale, quadro, che coinvolge tutte le parti interessate (per gli States hanno firmato anche l’Agenzia per l’Ambiente, la Commissione Federale per il Commercio, le Autorità della California e i legali dei consumatori), ma non mette la parola fine in assoluto alla vicenda poiché il Dipartimento alla Giustizia ha chiarito che restano in ballo eventuali responsabilità penali sulle quali è in corso un’inchiesta. La parte più ingente della cifra messa sul tavolo dalla casa tedesca è finalizzata ad eliminare i danni causati all’ambiente: 10,03 miliardi di dollari sono stati stanziati per ritirare e adeguare le quasi 500 mila vetture con propulsore due litri Tdi vendute fra il 2009 e il 2015.

La scelta spetterà ai clienti che potranno decidere se dare indietro la loro Volkswagen o farla mettere in regola (come deve essere ancora definito) dal costruttore stesso. A quanto pare nell’importo dovrebbero essere compresi anche gli indennizzi per i disagi subiti, in ogni caso il valore dei veicoli sarà quello dello scorso settembre, cioè precedente al caso emissioni. S aranno invece 2,7 i miliardi di dollari versati al fondo ambientale (anche questo un record per il Clean Air Act).


«Non possiamo cancellare il danno causato alla qualità dell’aria, ma possiamo controbilanciarlo riducendo l’inquinamento da altre fonti», ha concluso la Yates. Per finanziare progetti che in futuro spingeranno gli americani ad utilizzare veicoli a emissioni zero la cifra prevista è di due miliardi. Ulteriori 603 milioni saranno versati da Volkswagen a 44 Stati americani, al District of Columbia e a Portorico. Nella recente assemblea degli azionisti il ceo di Wolfsburg Matthias Mueller ha annunciato una forte accelerazione verso i veicoli ecologici con investimenti miliardari per l’elettrificazione (30 nuovi modelli a batterie entro il 2025). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero