A schermo spento contro i cyberbulli

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Ci sono cose troppo grandi sotto il cielo di Internet per riuscire a prenderne le misure. Il cyberbullismo e'una di queste e certamente un genitore, da solo, non sa nemmeno da dove cominciare. Come proteggere un ragazzino dalla devastante perfidia dei coetanei? E come impedire al proprio figlio di trasformarsi - con l'incoscienza dell'eta' - in un persecutore di altri ragazzi? Il tema e' cosi' serio che Samsung, l'azienda coreana che produce smartphone, computer, tablet, insomma gli strumenti sui quali tanti di noi, giovani e adulti, lavorano e giocano, ha deciso di agire su due fronti. Il primo e' l'attivazione del primo servizio di supporto dedicato al cyberbullismo. Da oggi i ragazzi che si sentono vittima di aggressioni via Internet potranno scrivere al numero 393.300.90.90 o all’indirizzo e-mail help@off4aday.it, gestito da un team di psicologi pronti a rispondere ed aiutare chiunque ne avesse bisogno. Il servizio sarà attivo da oggi, 19 ottobre, dalle 14,00 alle 20,00, dal lunedì al sabato. Accanto a questo servizio promosso in collaborazione col Moige e con il patrocinio della Polizia di Stato, Samsung affianca un'azione dal valore simbolico: per l’intera giornata di lunedì 19 ottobre ha oscurato tutti i suoi canali di comunicazione: un gesto pensato per richiamare l'attenzione sui rischi del bullismo online. Per evitare che il numero delle vittime cresca. Ancora. Secondo una recente indagine della Societa' Italiana di Pediatria, il 31% dei tredicenni (35% ragazze) dichiara di aver subìto atti di cyber-bullismo e il 56% di avere amici che lo hanno subìto. Tra gli adolescenti che utilizzano almeno tre piattaforme di social networking, la percentuale di chi ha subìto atti di bullismo online sale al 45%. Penso che l'attenzione alla vita virtuale dei nostri ragazzi sia un'altra delle tante nuove responsabilita'che gravano sulle spalle di chi oggi e'genitore . Ma penso anche che, come Samsung e Moige annunciano di voler fare, sia giusto far passare l'informazione attraverso le scuole. Nel progetto annunciato saranno 2.000 le scuole che in tutta Italia seguiranno un percorso di approfondimento sul tema del cyber-bullismo. In pratica si tratta di spiegare ai ragazzi quale uso fare di Internet. Alla fine del corso di formazione ciascuna delle duemila scuole sarà chiamata a partecipare al contest «#OFF4aDAY – Today is our school’s turn», quel che una volta si sarebbe chiamato concorso con elaborati degli studenti. Va tutto bene. Purche' poi, a casa, di pomeriggio e di sera, qualcuno ogni tanto apra la porta della stanza del figlio, si sieda accanto a lui e con lui parli di quel che gli hanno trasmesso a scuola.
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Il Messaggero