La Federbalneari del comune di Fiumicino e la Balneria del Litorale romano chiedono “interventi immediati o le dimissioni degli amministratori”. Questo davanti alla...
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FREGENE E FOCENE SONO IN GINOCCHIO
E’ l’ultimo, in ordine di tempo, grido d’allarme lanciato dai rappresentati di una categoria lasciata sola a contrastare l’avanza dei marosi. A Fregene sud gli stabilimenti sono stati inghiotti dalle onde, mentre a Focene è a rischio crollo il chiosco “40° all’ombra” e il mare si è spinto a ridosso delle abitazioni cancellando l’ecosistema dunale tutelato dal Wwf. A Fiumicino nord le cose non vanno meglio. «Tutto questo – precisano – con il silenzio delle istituzioni che hanno assistito immobili al tracollo senza nemmeno far sentire in questi giorni la loro voce. L'assessore regionale Mauro Alessandri, accompagnato dal sindaco Esterino Montino, ha effettuato diversi sopralluoghi sulla costa di Fregene e Focene, promettendo alternativamente, interventi, tavoli rotondi e quadrati ai quali non si è poi seduto nessuno e senza definire mai neppure un'ipotesi di soluzione di tutela della costa. Senza interventi immediati sia la costa che le strutture verranno spazzate via».
LA LEGA SUGGERISCE UNA CLASS ACTION CONTRO COMUNE E REGIONE
Va all’attacco anche la Lega di Fiumicino che propone una denuncia a Comune e Regione. «I balneari hanno ragione perché il litorale di Fiumicino merita ben altra attenzione – dice Federica Poggio, vicepresidente consiglio comunale di Fiumicino e rappresentante della Lega -. Il mare e il turismo sono una risorsa importantissima della nostra economia, non possiamo permetterci di buttarle via per l’incapacità e il menefreghismo di Comune e Regione. In tutto questo le nostre spiagge non esistono più e la prossima stagione balneare rischia di andare a gambe all’aria con tutto quello che ne consegue. Se non si muovono siamo pronti ad appoggiare le sigle balneari, se lo credessero opportuno, in un’eventuale denuncia contro Comune e Regione e una class action per tutelare gli interessi economici e occupazionali del nostro Comune».
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Il Messaggero