Oltre metà delle 147 tigri sottratte tre anni fa da un tempio in Thailandia accusato di sfruttarle a scopi turistici sono morte. Lo hanno rivelato oggi le autorità...
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Il tempio era sospettato di traffico di animali selvatici, maltrattamenti e uso di narcotizzanti, oltre che di allevare tigri allo scopo di guadagnare dalla vendita di prodotti da loro derivanti. La polizia ritrovò diverse pelli di tigre e amuleti contenenti denti e ossa degli animali, oltre a una sessantina di cuccioli morti preservati in congelatori e in contenitori di formaldeide. Alcuni attivisti per i diritti degli animali hanno accusato le strutture che ospitavano le tigri di custodirle in gabbie troppo piccole, il che potrebbe aver causato l'indebolimento dei felini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero