Tasso goloso mangia troppi fichi e sviene “ubriaco”. Pignoletto torna libero dopo la sbornia

Questa storia sembra uscita da un vecchio libro per ragazzi. E invece è tutto vero. Si perché quell'animaletto creduto morto, era soltanto ubriaco. Ma cominciamo...

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Questa storia sembra uscita da un vecchio libro per ragazzi. E invece è tutto vero. Si perché quell'animaletto creduto morto, era soltanto ubriaco. Ma cominciamo dall'inizio. Siamo nelle campagne di Sestola, nel Modenese. Un uomo, Romano Bazzani, sta attraversando un campo quando, improvvisamente, si accorge che c'è qualcosa a terra. Quel qualcosa è un tasso.

Tasso "ubriaco", aveva mangiato troppi fichi 

Di media grandezza, come documentato dalle immagini diffuse da Modena in Diretta, il povero animale è immobile, tanto che sulle prime, l'uomo lo crede morto. Poi, si accorge di qualche lieve movimento. Il tasso deve essere gravemente ferito, pensa. Così chiede immediatamente aiuto ai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso che, in men che non si dica, provvedono al recupero dell'animale. Una volta al centro però, ecco la incredibile diagnosi: quel tasso non è ferito ma ubriaco. Ubriaco? Sì, talmente ubriaco che quasi non ci si può credere.

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Come può essere successo? La risposta è nello stomaco del tasso che, evidentemente affamato, doveva aver fatto il pieno dei fichi di un albero trovato su quel campo. Una solenne scorpacciata di fichi maturi, quindi di zuccheri, che avrebbe potuto persino ucciderlo. Così, "ubriaco" Pignoletto, come era stato presto ribattezzato, se l'era vista davvero brutta e non fosse stato per il fortuito rinvenimento, forse non sarebbe ancora lì,  al centro, a raccontarla. Ma si sa, quando si alza troppo il gomito ne vengono fuori delle grosse e di tutta questa storia, Pignoletto non sembra ricordare un bel niente. In ogni caso, per il tasso goloso si prevedono giorni migliori. A cominciare da domenica quando sarà liberato proprio dove era stato trovato. A debita distanza dall'albero di fichi, s'intende. 

 

 

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Il Messaggero