Taiji, è ancora strage di delfini: oltre trenta esemplari trucidati poco fa. Le associazioni: «Un orrore senza fine»

Con i delfini terrorizzati alla inutile ricerca di una via di fuga, la mattanza ha avuto inizio

Alcuni dei 31 esemplari trucidati a Taiji (immag diffuse sui social da LIA e Dolphini Project)
Con ancora negli occhi l'uccisione di ben quaranta stenelle striate avvenuta ieri mattina nelle acque della famigerata Baia di Taiji, ecco una nuova strage che, con le...

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Con ancora negli occhi l'uccisione di ben quaranta stenelle striate avvenuta ieri mattina nelle acque della famigerata Baia di Taiji, ecco una nuova strage che, con le medesime terribili modalità, ha nuovamente visto colorare di rosso le onde di quel mare che sembra non trovare pace. Ad essere sterminato, stavolta, un intero pod di delfini della specie Melon headed whales meglio noti come penopocefali (Peponocephala electra) tutti trucidati, compresi i due cuccioli. A diffondere le drammatiche immagini che proponiamo, Dolphin Project e la LIA (Life Investigation Agency) che da anni documentano la tradizionale caccia ai delfini nella baia giapponese nella speranza che possa essere abbandonata il più presto possibile.

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"Le barche sono uscite di primo mattino, racconta la cronaca diffusa dalle due associazioni, e presto hanno fatto rientro sospingendo nella baia un intero pod di delfini". A quel punto, così come era avvenuto ieri per le stenelle, si è scatenata la follia. Con i delfini terrorizzati alla inutile ricerca di una via di fuga, la mattanza ha avuto inizio. Nessuna pietà, nemmeno per i due cuccioli che, insieme agli altri, sono infine stati legati per la coda e trascinati al punto di ormeggio. Nel frattempo, mentre l'ultimo delfino era stato assicurato alla barca, la musica e le luci del centro di addestramento per delfini, posto poco più in là è riecheggiato nella baia. I pochissimi fortunati superstiti, graziati per la loro bellezza, dopo essere stati addestrati, finiscono per essere venduti a peso d'oro a parchi marini e acquari. Agli altri, già morti, la sorte ha destinato una fine meno onorevole. Sfilettati, finiranno a pezzi sui banchi delle pescherie. "Dopo aver portato via i delfini dalla baia, ha concluso la LIA, due sommozzatori sono tornati sott'acqua". Magari qualche delfino, nella frenesia, poteva essere affondato. Perfezionisti.

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Il Messaggero