Pescatori catturano uno squalo mako: bastonato e lasciato morire nella stiva. Il video choc indigna gli animalisti

Le immagini, tremende, sembrano uscite da un film. Uno di quei B movie che continuano a dipingere gli squali alla stregua di mostri sanguinari da eliminare ad ogni costo. E in...

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Le immagini, tremende, sembrano uscite da un film. Uno di quei B movie che continuano a dipingere gli squali alla stregua di mostri sanguinari da eliminare ad ogni costo. E in effetti, nel drammatico filmato che arriva dalle coste mediterranee che bagnano la Tunisia, gli ingredienti ci sono tutti. Dallo squalo, un grosso mako che, catturato dal peschereccio nordafricano, si dibatte inutilmente sul ponte, fino alle risate dei pescatori alternate dalle bastonate date al demone degli abissi prima che finisca, ancora vivo, nella stiva buia della imbarcazione dove morirà dopo ore di agonia.

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Così, le proteste degli ambientalisti, suscitate dalla pubblicazione dell'ennesimo triste filmato sui social, si rinnovano inascoltate per l'ennesima uccisione di un pesce che, stando alle convenzioni internazionali, tra le quali quella di Barcellona, dovrebbe essere rilasciato in mare senza se e senza ma. Come dettato anche dalla General Fisheries Commission for the Mediterranean (GFCM) che, organo della FAO, nelle specie di squali presenti nella speciale lista denominata Allegato II disciplina casi come questo sottolineando il divieto di trattenere a bordo, stoccare, sbarcare, trasferire, vendere o esporre animali marini come il mako bastonato e buttato nella stiva da pescatori senza scrupoli.

 

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Il Messaggero