Giornata mondiale degli squali. Il predatore per eccellenza a rischio estinzione in tutti i mari del pianeta

I numeri parlano chiaro. Con più di 90 milioni di squali sterminati dall'uomo ogni anno, di molte delle quasi cinquecento specie di squali conosciute, entro pochi...

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I numeri parlano chiaro. Con più di 90 milioni di squali sterminati dall'uomo ogni anno, di molte delle quasi cinquecento specie di squali conosciute, entro pochi decenni non rimarrà che un lontano ricordo. Questo, il tema principale che oggi, in occasione della Giornata Mondiale degli Squali, viene discusso dagli studiosi di tutto il mondo che continuano a denunciare lo sfruttamento non sostenibile delle risorse ittiche e della pesca illegale che sta svuotando i mari e gli oceani di tutto il pianeta. Senza più cibo, o cacciati essi stessi per il mercato illegale delle pinne, gli squali continuano ad essere decimati senza soluzione di continuità. Predatori all'apice della catena alimentare marina, da milioni di anni regolano la vita stessa degli oceani mantenendo quegli equilibri che la natura ha disegnato per loro. Più vecchi dei dinosauri e ad essi sopravvissuti, gli squali sono pressochè rimasti immutati nella forma e nel comportamento che li vede tra i più impressionanti abitanti del regno animale. Nè buoni nè cattivi, gli squali si sono semplicemente adattati a quel mondo parallelo che è il mare dove, fino a pochi decenni fa, erano i signori incontrastati. Con quasi cinquecento specie conosciute, delle quali meno di dieci potenzialmente pericolose per l'uomo, gli squali sono presenti in ogni parte del globo.


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Dalle ghiacciate acque della Groenlandia fino ad arrivare all'estremità opposta del globo, gli squali sono presenti ovunque. O meglio, erano. Sì perchè quasi cento milioni di esemplari uccisi all'anno, rappresentano un dato così alto e drammatico che la Natura non può sostenere. Sul banco degli imputati di questa strage che non ha precedenti, l'uomo. Dalla pesca industriale che letteralmente affama gli squali e non solo, fino alla barbara pratica dello spinnamento denominato "shark finning", per arrivare alle catture accidentali, in molte aree del pianeta, per vedere uno squalo è divenuto molto più semplice e indubbiamente meno dispendioso, recarsi in un acquario. Gli squali cacciano l'uomo? Fortunatamente, a parte qualche rarissimo e sciagurato caso, come quelli degli ultimi giorni registrati lungo le coste autraliane, no. Diversamente, si registrerebbero centinaia di attacchi al giorno. Come si spiegano, allora quegli attacchi? Errori di valutazione dell'animale e tragica fatalità. Un surfista che cavalca le onde, visto da sotto, somiglia maledettamente ad una foca o ad un leone marino. Prede, queste ultime, di grandi squali come lo squalo bianco che, per nostra fortuna e al di là di qualche film, prediligono tonni e mammiferi marini. «Nella Giornata mondiale degli squali, ha sottolienato il Ministro dell'Ambiente Costa, mi piace ricordare il ruolo fondamentale che questi animali hanno per l'equilibrio dell'ecosistema marino, nonchè per il settore dell'ecoturismo. E' importante contrastare e impedire con ogni mezzo la pesca e il mercato illegale degli squali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero