Sedicenne attaccato da un pesce ago: trafitto al collo a 60 chilometri orari

Un ragazzo indonesiano ha subito un intervento chirurgico d’urgenza dopo essere stato attaccato da parte di un pesce ago volante. L’animale è rimasto conficcato...

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Un ragazzo indonesiano ha subito un intervento chirurgico d’urgenza dopo essere stato attaccato da parte di un pesce ago volante. L’animale è rimasto conficcato nel collo del giovane. Muhammad Idul stava pescando con i suoi genitori nelle acque di Buton al largo della provincia sud-orientale del Sulawesi sabato scorso quando il pesce ago è saltato fuori dall’acqua. Il muso lungo e sottile dell’animale ha attraversato il collo del sedicenne fino alla parte posteriore del cranio, rimanendo incastrato. Lo studente è stato portato di corsa in ospedale, prima di sottoporsi a rischiosi interventi chirurgici.


Le foto che sono diventate virali sui social media mostrano come il pesce ha trafitto il collo di Muhammad. La delicata operazione di oltre due ore ha coinvolto tre chirurghi e due anestesisti lunedì scorso. «Per rimuovere il muso del pesce, bisognava stare molto attenti e fare una serie di verifiche», ha detto il professor Syafri K. Arif al sito di notizie locale Makassar Terkin. Muhammad ora si sta riprendendo bene ma rimane in ospedale a causa dei rischi di infezione.
 

«Il ragazzo è stabile, ma al momento il paziente ha ancora la febbre», ha detto il direttore generale dell’ospedale. «Aspetteremo che la febbre si attenui». Lo show televisivo IFish ha descritto le foto come «il peggior incubo», quando sono state condivise sulla sua pagina Facebook. «Incredibile come sia sopravvissuto», hanno commentato in tanti. I pesci ago si distinguono per la loro mascella lunga e sottile che porta denti multipli e affilati in grado di infliggere ferite profonde. Sono anche rinomati per essere saltati fuori dall’acqua fino a 60 km/h. Insomma sono velocissimi.


Ci sono stati due noti attacchi mortali in tutto il mondo, mentre molti altri sono stati gravemente feriti. Un bambino hawaiano di 10 anni è morto mentre pescava di notte con suo padre nel 1977 dopo essere stato attaccato da un pesce ago che gli ha trafitto occhio e cervello. Mentre il cadetto della marina thailandese Kriangsak Pengpanich, 22 anni, è deceduto nel dicembre 2018 quando lo stesso tipo di pesce si è conficcato nel collo durante un allenamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero