Orso bruno marsicano, numeri da record: nati 16 cuccioli

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Per l'orso bruno marsicano, l'anno che si è appena concluso è stato un anno da record. Nonostante qualche raro seppur tragico incidente, come l'investimento del dicembre scorso a Castel di Sangro che ha significato la perdita di una femmina e la morte di Lauretta e Yoga, storiche orse del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, i numeri diffusi in questi minuti dalle autorità del Pnalm, fanno ben sperare per la prosecuzione della sottospecie di orso più rara del pianeta che conta, mediamente, non più di 50/60 esemplari.


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Anche e soprattutto per questo, il comunicato ufficiale del Parco è stato accolto con soddisfazione da studiosi e appassionati. "Sono almeno 9 le femmine di orso marsicano che si sono riprodotte nel 2019 nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e 16 i cuccioli contati, è indicato. Quelli di quest'anno, viene sottolineato, sono i valori massimi osservati nei 14 anni di monitoraggio delle femmine con i cuccioli. Ovvero da quando il Parco ha avviato questa attività, svolta annualmente, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, altre istituzioni e volontari".

Quello relativo ai cuccioli poi, è un dato fondamentale e molto positivo che, fortunatamente, si ripete da almeno quattro anni con osservazioni che hanno interessato da 10 a 16 nuovi nati per anno. Tra le segnalazioni degne di nota, quelle relative alle femmine con cuccioli osservate anche fuori dal territorio del Parco. Un dato, quest'ultimo, che fa ben sperare per il futuro e che significa l'espansione in nuove aree, di femmine adulte.


"L'importanza delle femmine riproduttive, ha dichiarato il presidente del Pnalm Cannata, è chiara. L'orso marsicano, potrà uscire dal rischio reale di estinzione se si riuscirà ad incrementare, anche di poco, la sopravvivenza delle femmine adulte, dentro e soprattutto fuori dal Parco dove è necessario l'impegno di tutte le istituzioni interessate e dei cittadini".  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero