Migliaia di stelle marine morte su questa spiaggia: non bisogna toccarle assolutamente

Migliaia di stelle marine sono state ritrovate morte sulla spiaggia di Margate nel Kent, in Inghilterra, suscitando preoccupazione non solo per l'ambiente ma anche per la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Migliaia di stelle marine sono state ritrovate morte sulla spiaggia di Margate nel Kent, in Inghilterra, suscitando preoccupazione non solo per l'ambiente ma anche per la salute pubblica. Le autorità locali hanno infatti consigliato ai visitatori di evitare il contatto con le carcasse, temendo la possibile presenza di malattie trasmissibili. Nik Mitchell, un ambientalista popolare sui social, ha documentato il fenomeno tramite foto e video sulla sua pagina Facebook. Sebbene l'arenamento di stelle marine non sia insolito, questo evento sembra particolarmente esteso. Le autorità hanno emesso avvisi per evitare il contatto con le carcasse e stanno indagando sulle possibili cause, che potrebbero essere legate a fenomeni naturali, come correnti marine e tempeste, ma anche a cambiamenti più profondi nelle condizioni dell'ecosistema marino. Questo episodio sottolinea l'importanza della sorveglianza ambientale e della ricerca per comprendere meglio gli eventi ecologici anomali e adottare misure preventive per la salute pubblica e l'ambiente. Photo Credits: Shutterstock; music by Korben MKdB


Leggi anche:-- Non farti ingannare dal mare cristallino: questa è la spiaggia più pericolosa al mondo. Il motivo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero