Leone Ladispoli, l'organizzatore del circo Rony Vassallo: «Il lucchetto è stato rotto. E non è la prima volta»

«Voglio bene agli animali, sono la mia famiglia»

Leone Ladispoli, l'organizzatore del circo Rony Vassallo: «Il lucchetto è stato rotto. E non è la prima volta»
Kimba si è svegliato senza alcuna conseguenza dopo il sonnifero sparato con un dardo. E anche il direttore del circo “Rony Roller”, Rony Vassallo, ha tirato un...

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Kimba si è svegliato senza alcuna conseguenza dopo il sonnifero sparato con un dardo. E anche il direttore del circo “Rony Roller”, Rony Vassallo, ha tirato un bel sospiro di sollievo ieri mattina nel tendone allestito in viale Mediterraneo. 

In che condizioni è il leone? 
«Ora sta bene, è tornato nel recinto con i suoi fratelli. Ha iniziato a giocare con un rastrello e poi si è alzato. Non gli è accaduto nulla. Temevamo che per paura o per eccesso di zelo qualcuno potesse fargli del male e questo non è accaduto, come ci era stato garantito dalle forze dell’ordine che ringraziamo». 

Signor Vassallo, lei ha presentato denuncia contro ignoti. Ha davvero il sospetto che qualcuno possa aver manomesso la gabbia?
«Mi spiace, riguardo a questo aspetto della vicenda non posso parlare proprio perché ci sono indagini in corso. Il lucchetto era aperto e i leoni non sanno aprirlo: lo abbiamo trovato rotto». 

 

 

Chi è stato secondo lei?
«Non lo so, ma il chiavistello era a terra e io lo avevo chiuso un’ora prima. E una cosa del genere ci era già successa, nel 2017 a Corcolle».

Cioé?
«Anche lì, qualcuno aprì la gabbia e i leoni scapparono».

 

 

Dopo la sua fuga che tipo di protocollo è stato seguito? 
«Non appena si è trovato all’esterno del recinto diciamo, in via delle Mimose, ci siamo messi subito sulle sue tracce nel tentativo di tranquillizzarlo: era spaesato perché non si trovava più nella sua tana come tutti i giorni. Gli abbiamo anche parlato. Era seguito naturalmente anche da polizia e carabinieri che sono stati eccezionali nel tenere in sicurezza la popolazione e contemporaneamente tenerlo a bada dall’alto con l’impiego di un elicottero. Quello che posso dire è che ci dispiace per il disagio, però è andato tutto bene e questo è ciò che conta. Resteremo a Ladispoli fino al 19 novembre e siamo disponibili ad ogni tipo di chiarimento». 

Avreste mai potuto pensare a uno scenario simile? 
«Per legge esiste appunto un piano di fuga che noi dobbiamo avere e studiare nei minimi dettagli. Ogni circo. A dire il vero lo abbiamo provato, ovviamente senza la presenza di animali ed è sempre filato tutto liscio. Noi auspicavamo che nessuno si facesse male: Kimba, i cittadini e le forze dell’ordine che hanno operato qui a Ladispoli e il nostro personale che ha affiancato le ricerche».

Ci sono diverse polemiche sull’uso degli animali nel circo.


«Guardi, io voglio bene ai leoni, a Kimba, agli animali. Sono la mia famiglia, gli abbiamo dato anche il biberon». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero