Incontro ravvicinato del terzo tipo per l'associazione sportiva Napoli Dive Inn, i cui sub professionisti si sono imbattuti in una creatura lunga 12 metri sul fondo di una...
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Baia, alla scoperta dei tesori sommersi: le Ville Marittime svelano mosaici, terme e perfino un Faro
«In una delle tante uscite in mare per ammirare e scoprire nuovi siti sommersi ci siamo immersi anche alla Secca detta di Saddam - spiega Paolo Primiani - ed ecco che ci imbattiamo in una colonia di polipi, migliaia, legati da un filo gelatinoso in una catena lunga più di 12 metri. Io e il mio amico Ciro della Eurosub ci accingiamo a fotografare questa creatura e ne restiamo incantati per più di 30 minuti ammirando le sue evoluzioni a spirale. Poi è ora di lasciarla e tornare in superficie».
Il Golfo di Napoli, che riserva innumerevoli meraviglie, si sta però «riempiendo sempre più di plastiche - conclude Primiani - quest’anno ne abbiamo trovate in misura maggiore degli anni precedenti. I nostri amici biologici di Napoli ci hanno spiegato chiaramente che non rischia soltanto l’ecosistema marino, i pesci diventano immangiabili o pericolosi, hanno trovato micro plastiche persino nel plancton». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero