Faroe, balene uccise deposte davanti alla chiesa: «Sono un dono di Dio». È polemica

Le associazioni: "Dicono che la carne verrà donata gratis. Invece finisce in vendita al supermercato".

Le balene uccise deposte davanti alla chiesa. (Immag diffusa sui social da Captain Paul Watson Foundation Uk-Faroe Islands Campaign)
"Qual e' la tariffa corrente per un dono di Dio?". Se lo sono chiesti i volontari della Captain Paul Watson Foundation UK quando si sono trovati di fronte ad una...

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"Qual e' la tariffa corrente per un dono di Dio?". Se lo sono chiesti i volontari della Captain Paul Watson Foundation UK quando si sono trovati di fronte ad una scena che li ha lasciati senza parole. Si perché anche se le isole Faroe sono già da tempo note per la tradizionale caccia a delfini e balene, mattanza che coinvolge pressoché tutti gli abitanti dei vari villaggi, ritrovarsi quelle balene appena trucidate, deposte addirittura di fronte al sagrato della chiesa, è stata una amara, macabra sorpresa.

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«I faroesi, ha spiegato un portavoce della fondazione ambientalista, affermano che delfini e comunque i cetacei in genere, sono un dono di Dio. Ecco perché, come vanno sostenendo, li "raccolgono". Anche se sarebbe più onesto dire li massacrano». Per il momento, però e come ribadito dalla Fondazione che opera proprio in quell'arcipelago, visto il tema che sfiora credenze religiose, «atteniamoci ad una descrizione più ecumenica. Dopo tutto, i doni dall'Alto, meritano rispetto». La popolazione locale, infatti, sostiene che, una volta macellate, la carne di balena, proprio perché dono di Dio, viene donata alla comunità gratis. Invece, come sottolineato dal team ambientalista, le cose non stanno esattamente così. Alla fine della fiera, «il dono celeste viene pesato, avvolto nella pellicola, etichettato e prezzato con tanto di codice a barre, prima di finire in vendita sullo scaffale del supermercato». Il prezzo? Vista la provenienza divina, è più che ragionevole: solo 300 corone danesi (40 euro) al kg.

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Il Messaggero