"Salviamo le farfalle": gli ambientalisti Usa contro il muro che distruggerebbe l'habitat del Rio Grande

"Salviamo le farfalle": gli ambientalisti Usa contro il muro che distruggerebbe l'habitat del Rio Grande
NEW YORK – Bisogna proteggere le farfalle: con questo grido di guerra, gli ambientalisti texani si sono rivolti al tribunale per ottenere un'ingiunzione di sospensione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NEW YORK – Bisogna proteggere le farfalle: con questo grido di guerra, gli ambientalisti texani si sono rivolti al tribunale per ottenere un'ingiunzione di sospensione dei lavori di costruzione del muro al confine con il Messico.


Il “National Butterfly Center” è in lite con il governo federale già da un anno, insieme ad altre organizzazioni ambientaliste, per evitare che un’ampia zona di ripopolamento e protezione nella Valle del Rio Grande, nel Texas del sud, venga tagliata a metà dalla barriera anti-migranti voluta dal presidente. Ma adesso il Centro fa ricorso d’urgenza perché bulldozer, macchinari e personale sono arrivati nella zona «e si muovono nel terreno come se fosse di loro proprietà».

La Valle del Rio Grande è considerata un ecosistema prezioso. Il turismo ambientale è una delle principali risorse economiche della zona. La flora arbustiva dà protezione a centinaia di varietà di farfalle e uccelli, alcuni a rischio di estinzione. Ma in questa zona i fondi per il muro sono stati allocati già da più di un anno, e Trump insiste che i lavori vengano accelerati, anche per dare ai suoi elettori l’impressione che nella sfida con il Congresso non sia davvero stato sconfitto, e che stia mantenendo la sua promessa elettorale.

Per costruirvi la barriera, che qui sarà alta 9 metri, vasti territori della riserva devono venir espropriati e spianati, per favorire il movimento dei macchinari. In seguito si dovrà lasciare un'area di scorrimento brulla, larga almeno 45 metri per il passaggio dei veicoli di ispezione.

Gli ambientalisti sostengono che tutto ciò distruggerà l'habitat degli animali protetti e sconvolgerà l'ecosistema. In particolare protestano per il fatto che, allo scopo di accelerare la costruzione della barriera, l’Amministrazione Trump starebbe ignorando «decine di leggi per la protezione del territorio, della salute e della sicurezza».


L’Amministrazione tuttavia può fare appello alla legge passata dopo gli attacchi del 9/11, che permette al governo federale di ignorare le regole ambientali in presenza di un pericolo nazionale. 


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero