Salvare l'asino pantesco dall'estinzione e favorirne la diffusione su tutto il territorio isolano. E' questo l'obiettivo della Regione siciliana che lancia una...
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La Regione si occupa della tutela e valorizzazione della razza attraverso un progetto di recupero e conservazione del patrimonio genetico dell'asino pantesco presso l'allevamento San Matteo di Erice, dove sono attualmente ospitati 62 esemplari tra i quali 23 femmine e nella Tenuta di Ambelia, dell'Istituto regionale per l'incremento ippico. L'asino pantesco o di Pantelleria è una razza antichissima, conosciuta in Sicilia già nel I secolo avanti Cristo. Nata nella più grande isola delle Pelagie, è il risultato dell'incrocio tra l'asino selvatico africano (Equus africanus) e quello siciliano, in particolare ragusano. Il mantello può essere morello, baio a anche grigio. Alti da 124 a 140 centimetri, i quadrupedi sono particolarmente apprezzati per la loro velocità e capacità di trasportare pesanti carichi lungo i viottoli pietrosi, grazie anche a un particolare tipo di andatura, il passo dell'ambio (l'animale avanza contemporaneamente gli arti dello stesso lato). Gli asini di Pantelleria, ancorché robusti e longevi sono a rischio estinzione. Da qui l'iniziativa che mira a incrementare il numero di esemplari e a favorirne nuovamente la sua diffusione in tutta l'isola. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero