Erano trascorse soltanto poche ore da quell'ultimo rinvenimento del delfino trovato morto a Ostia che un altro caso sarebbe stato segnalato nelle acque di Fiumicino....
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Roma, trovato un delfino morto a largo di Fiumicino: è il secondo in due giorni
Purtroppo, le pessime condizioni della carcassa, un maschio adulto lungo 3 metri, non avevano reso possibile l'esecuzione dell'esame anatomopatologico e le altre analisi di laboratorio destinate alla ricerca della causa di morte. Tuttavia, continuava il comunicato dell'Istituto, «Grazie al costante monitoraggio sugli eventi di spiaggiamento sulle coste di pertinenza, incentivato e rinforzato nel corso degli ultimi 10 anni, è possibile osservare che il numero dei casi, lungo le coste laziali, è in linea con la media degli spiaggiamenti osservati nello stesso territorio e nello stesso periodo, negli ultimi quattro anni».
Poi, vi era stata una precisazione in merito al Morbillivirus che colpisce i cetacei. «Si ricorda che il Morbillivirus dei cetacei (CeMV) è un virus specifico dei cetacei che è stato responsabile, in passato, di morie tra questi mammiferi marini ma, veniva evidenziato, non costituisce un pericolo di malattia per l'uomo». Nemmeno il tempo di terminare di redigere il comunicato che sarebbe stato segnalato un altro delfino morto. «Durante le operazioni di smaltimento della carcassa del delfino incagliato tra i frangiflutti di Ostia, nella tarda mattinata di ieri, scrive nuovamente l'Istituto, è pervenuta la segnalazione di un nuovo avvistamento in mare. Un altro esemplare di tursiope, un maschio lungo 2,17 metri, si trovava a circa 4 miglia dalla costa antistante il confine fra Ostia e Fiumicino». Questa volta, l'ottimo stato di conservazione del povero esemplare, probabilmente morto poche ore prima e recuperato dal personale dell'IZSLT di concerto con la Capitaneria di Porto di Ostia e di Fiumicino, aveva fatto ben sperare sulla possibilità di analizzarlo.
«Oggi, è stato eseguito l'esame anatomopatologico, a seguito del quale sono state riscontrate lesioni prevalentemente a carico dell'apparato respiratorio». Ulteriori analisi sono in corso. Ad oggi, è il quattordicesimo caso di spiaggiamento cetacei sulla costa laziale e quest'ultimo, è il secondo animale appartenente alla specie Tursiops truncatus. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero