Non esistono prove che gli animali da compagnia diffondano il coronavirus: lo rileva il direttore del Dipartimento per la sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica...
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Per Agrimi «non si può escludere che all'origine della positività del cane vi sia la malattia della proprietaria. Infatti, a scopo puramente precauzionale, il Centro per il controllo delle malattie (Cdc) degli Stati Uniti suggerisce alle persone contagiate da SARS-CoV-2 di limitare il contatto con gli animali, analogamente a quanto si fa con le altre persone del nucleo familiare, evitando, ad esempio baci o condivisione del cibo». Al momento, conclude l'esperto, «non esistono prove che dimostrino che animali come cani o gatti possano essere infettati dal SARS-CoV-2, né che possano essere una fonte di infezione per l'uomo».
Coronavirus, cane positivo a Hong Kong: c'è la conferma dell'Oms. Scatta la quarantena Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero