Farmaco ricavato dal sangue dei cavalli, associazione denuncia: «Vengono torturati»

Cavalli torturati per estrarre dal loro sangue il principio attivo di un farmaco. È quanto denunciato dall'Italian horse protection (Ihp), associazione per la tutela...

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Cavalli torturati per estrarre dal loro sangue il principio attivo di un farmaco. È quanto denunciato dall'Italian horse protection (Ihp), associazione per la tutela degli equini con sede a Volterra (Pisa), che chiede al Ministero della Salute di dare parere sfavorevole all'immissione nel mercato europeo del medicinale in questione. «L'azienda argentina Syntex S.A - spiega l'associazione in un comunicato - ci riprova, chiedendo l'autorizzazione all'immissione sul mercato europeo del preparato Fixplan, il cui principio attivo proviene dalla tortura di cavalle gravide nelle fattorie del sangue in Sud America, dove alle giumente in gestazione vengono prelevati anche dieci litri di sangue alla settimana».

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«Un processo crudele - afferma il presidente di Ihp Sonny Richichi - che include anche l'induzione di aborti ripetuti, che serve ad estrarre l'ormone impiegato nella produzione di un farmaco che viene poi somministrato negli allevamenti intensivi per la produzione di carne in Europa, per indurre scrofe, bovini e ovini ad essere fertili fin da subito dopo il parto, per fare più piccoli possibile da destinare alla macellazione».

«Con il Fixplan -prosegue Richichi - l'azienda Syntex punta a recuperare i clienti che hanno smesso di acquistare l'ormone per altri farmaci che erano in commercio fino al 2018, a seguito delle proteste che si sono scatenate in Europa». «Abbiamo invitato il ministero - conclude Richichi - a opporre il proprio diniego con una lettera che ad oggi non ha ricevuto risposta, allegando gli esiti delle numerose investigazioni condotte dalla rete internazionale di associazioni della quale Ihp fa parte».

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Il Messaggero