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Lo hanno spogliato della dignità e del suo diritto di esistere. Lo hanno abbandonato, gli hanno negato il cibo e lo hanno preso a bastonate, facendogli perdere un occhio. Solo l’insistenza di un’animalista, che si era messa sulle sue tracce, dopo averlo visto una prima volta, a Castel Madama, ha permesso di salvarlo. Core, questo il nome dell’animale, si trova ora ricoverato in una clinica, in condizione disperate. Non c’è solo il colpo, inferto con una pala, a rendere problematica la sua ripresa.
Core – così è stato ribattezzato dall’Enpa Roma, che ha denunciato la vicenda – ha la rogna e la leishmaniosi, che hanno contribuito a deturpare e lacerare la sua cute. Quando Tania – la volontaria dell’Enpa – lo ha trovato, lui, stremato e rassegnato, ha scelto di fidarsi di una voce che gli stava dando una mano, per strapparlo ad una morte certa. I medici lo stanno sottoponendo alle migliori cure, e Core sembra voler rimanere aggrappato alla vita, dopo aver sfidato la malvagità degli uomini. Quegli stessi uomini che volevano ucciderlo e sono riusciti “solo” a procurargli danni permanenti ad un occhio. Per chi volesse essere informato sulle sue condizioni – ed eventualmente adottarlo – può fare riferimento alla pagina Facebook dell’Enpa (https://www.facebook.com/enpaonlusroma/).
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