Questo giugno rovente che volge al termine ha messo a dura prova la nostra capacità di sopportare afa e umidità. Ma le alte temperature non nuocciono soltanto a noi...
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«Tutelarli dal caldo non è solo una questione logica, ma un vero e proprio meccanismo fisiologico» spiega Marco Maggi, coordinatore dei servizi veterinari di Ca’ Zampa, gruppo di centri che offrono servizi veterinari e servizi complementari per il benessere degli amici a 4 zampe. «Il cane, a differenza dell’uomo, non suda e quindi non può ridurre il calore corporeo attraverso le ghiandole sudoripare, ma può abbassare la temperatura corporea ansimando a bocca aperta». Ad essere fondamentale è una corretta idratazione. «Non esiste, come per l’uomo, un’indicazione di massima su quanto un cane debba bere in media al giorno, nemmeno in base alla sua taglia. Esso deve gestire singolarmente la quantità di acqua necessaria per abbeverarsi, e di conseguenza il padrone deve garantirgli l’opportunità di bere in qualsiasi momento».
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Esistono comunque dei sintomi che indicano il rischio di disidratazione per il nostro pet. «Quando ha sete, il cane va subito in iperventilazione, si ferma, cerca di abbeverarsi ed eliminare il calore arieggiando dalla bocca. E’ importante da parte del padrone prevenire e accorgersi prima di eventuali segnali corporei: per esempio nel gioco, ogni 15-20 minuti dobbiamo far fare una pausa al nostro cane che, preso dalla voglia di divertirsi, è poco attento ai segnali del proprio organismo, rischiando anche di collassare improvvisamente».
Inoltre occorre assicurarsi che mangi durante le ore fresche, al mattino o la sera quando tramonta il sole. E per quanto riguarda l'asfalto rovente in estate? Secondo gli esperti non è un vero pericolo per i nostri animali da compagnia. «La natura ha dotato i cani di suole e scarpe naturali: sulle zampe il cane ha polpastrelli caratterizzati da un tessuto di granulazione molto resistente, elastico e fatto apposta per attutire gli urti, capaci di farlo camminare su diversi tipi di superficie senza problemi. Tuttavia, al proprietario viene chiesto di avere una cura del polpastrello, assicurandosi che esso sia sempre ben pulito e idratato. Esistono delle pomate apposite per prevenire eventuali screpolature e tagli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero