​Bimbo di 8 anni pesca uno squalo tigre di 300 kg: scoppia la polemica social

C'era una volta Il Vecchio e il Mare, lo splendido romanzo di Ernest Hemingway che disegnava l'ultima, epica battaglia con il grande pesce di un vecchio pescatore, ormai...

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C'era una volta Il Vecchio e il Mare, lo splendido romanzo di Ernest Hemingway che disegnava l'ultima, epica battaglia con il grande pesce di un vecchio pescatore, ormai in disarmo, innamorato e rispettoso di quel mare che lo aveva sostenuto per tutta la vita. Pagine di una struggente drammaticità che, nonostante siano trascorsi una settantina d'anni dalla stesura, trasudano ancora salsedine, sangue e lacrime. E poi, ci sono storie come questa che arriva dall'Australia e che, di quella forza e poesia per quel mare e per quel pesce, non riescono a trasmettere un bel niente.


Al di là delle foto di rito e della notizia che racconta del record di un ragazzino di otto anni che ha catturato uno squalo di 300 chili grande tre volte il suo lettino, il resto si avvicina al nulla. Come quella immagine del piccolo Jayden Millauro che, accanto al grande squalo tigre ucciso al largo di Sidney e ora appeso come un trofeo, sorride alla stampa accompagnato dai suoi colleghi più grandi che non stanno più nella pelle per aver stabilito il nuovo record di pesca di un paio di categorie australiane e internazionali. Come quella gioia incontenibile di chi, dopo la proclamazione, dimentica quanto, quei predatori, siano in drammatico calo in ogni parte del mondo. Ma in fondo che importa. Il record è stato battuto e le eroiche gesta de "Il Ragazzino e il Mare", terranno banco ancora per un po'. Almeno fino alla prossima impresa.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero