Cani e gatti sempre più spesso testimoni e protagonisti delle giornate di ognuno di noi. Quindi nessuna meraviglia se il giorno di S. Antonio Abate, patrono della fauna,...
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A Roma è una tradizione che si rinnova ogni anno, a gennaio, con grande partecipazione. Popolarissima la funzione nella chiesa di S. Eusebio all’Esquilino domani, alle 10. Qui da anni tante persone si radunano con i propri animali per l’attesa benedizione. E non importa se si tratti di gatti, cani, conigli e addirittura capre, agnelli e cavalli, come la scalinata della chiesa all’angolo di piazza Vittorio ha più volte ospitato nel corso del tempo. Un fenomeno così crescente da convincere anche il parroco della chiesa di San Giacomo in Augusta a via del Corso, monsignor Giuseppe Trappolini, a indire per la prima volta, quest’anno, l’ambita benedizione.
«Provengo da una famiglia contadina – dice il parroco – per cui capisco bene questa esigenza. Inoltre ritengo che gli animali aiutino ad amare l’uomo». Ed è davvero “all’esterno” un’altra benedizione tradizionale di animali domestici e da cortile della Città Eterna: quella che avviene al parco della Caffarella, anche qui domani, dalle 10. Numerose le attività previste per la sedicesima edizione: da quelle educative per bambini con conigli, galline, oche, capre, presso lo spazio fattoria didattica, al laboratorio educativo sul ciclo di vita delle api. Dai laboratori per bambini con l’Associazione Dì Natura a stand e prodotti tipici della campagna romana. La benedizione degli animali è alle 11,30 con il parroco della chiesa di San Giuda Taddeo Apostolo.
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Il Messaggero