La balenottera azzurra torna dopo 50 anni nella Georgia del Sud

Il gigante blu è tornato a casa. Dopo quasi mezzo secolo di misteriosa assenza, infatti, sembra proprio che la balenottera azzurra antartica (Balaenoptera musculus) il...

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Il gigante blu è tornato a casa. Dopo quasi mezzo secolo di misteriosa assenza, infatti, sembra proprio che la balenottera azzurra antartica (Balaenoptera musculus) il più grande animale conosciuto vissuto sulla Terra, sia tornato in uno dei suoi antichi territori di caccia. Negli ultimi mesi, infatti, si sono susseguiti gli avvistamenti di diversi esemplari che, dall'inizio dell'anno avrebbero superato ben oltre le 50 unità, 58 per essere precisi, nelle remote acque della Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi.

A pubblicare gli esiti dello studio effettuato sul campo che si è basato anche sulle intercettazioni dei richiami delle balene, il British Antarctic Survey che, con il suo programma di Ricerca dedicato, è stato tra i protagonisti della spedizione, insieme allo Swiss Polar Institute Antarctic Circumnavigation Expedition, con la collaborazione del governo della Georgia del Sud. Come mai erano sparite e, soprattutto, perché sono tornate?

 


 

 

 

 

Se sulla seconda questione ancora non ci sono risposte certe, in merito alla prima è tutto molto chiaro. Le balenottere azzurre erano presenti in gran numero in quelle acque fino alla caccia che le portò sull'orlo dell'estinzione. Si calcola che tra il 1904 e il 1971 ben 42.698 esemplari furono sterminati soltanto in quelle aree. Poi, quasi mezzo secolo fa, le balene erano scomparse. Improvvisamente avevano deciso di abbandonare la zona, probabilmente perseguitate dai cacciatori di frodo.

 

 

Un altro dato? Quando, nel 1966, la Iwc (International whaling commission) finalmente vietò la caccia a questi giganti del mare, riuscire ad avvistare un esemplare di balenottera azzurra era quasi impossibile. In ogni caso, dal 1998 al 2018, soltanto un unico esemplare era stato intercettato nell'Oceano Atlantico meriodionale. Anche e soprattutto per questo, i dati e le registrazioni effettuate dai ricercatori nel corso delle ultime spedizioni, suonano come un vero e proprio ritorno a casa sul quale ancora ci si interroga. «E' una scoperta eccitante e un passo decisivo per la conservazione della balenottera azzurra antartica», ha commentato Jennifer Jackson, capo della spedizione scientifica. L'area marina interessata dal ritorno delle balenottere, ora è protetta. «Speriamo, ha sottolineato, sia solo l'inizio».  

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Il Messaggero