Le immagini sono drammatiche. Raccontano di un salvataggio spettacolare avvenuto in mezzo all'oceano che, per fortuna e grazie all'audacia del solitario soccorritore,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Trovata morta a Fregene la balenottera avvistata nel porto di Anzio alcuni giorni fa
A rimanere intrappolata infatti, è stata proprio una balena. Un cucciolo di megattera che, stando a quanto dichiarato dai biologi marini a ABC Gold Coast, in anticipo sui tempi della stagione migratoria, è finito in quelle reti che avrebbero potuto ucciderlo in poche ore. Fortunatamente per quel piccolo, lungo oltre sei metri, c'è stato l'intervento di un subacqueo solitario, conosciuto con il nome di Django che, a bordo della sua piccola imbarcazione, dopo essersi reso conto di quanto stava accadendo non ci ha pensato due volte e si è tuffato. L'intervento di soccorso, ripreso da un drone e durato diversi minuti, alla fine è riuscito e la piccola megattera ha potuto finalmente riprendere il suo viaggio.
"Le reti anti-squalo, conferma la biologa Valentina Braccia, non sono selettive. Soltanto nel 2015, sottolinea, hanno ucciso oltre 5.000 tartarughe marine, 1000 delfini, 700 dugonghi e più di 100 balene perlopiù giovani e alla loro prima migrazione". La questione delle reti anti-squalo, presenti anche lungo alcuni tratti di costa orientale del Sud Africa, è aperta. Tanto che, da diversi anni, si cercano soluzioni alternative che possano salvaguardare tutti, creature del mare e uomini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero