Florida, spara a un alligatore di 400 chili: era l'incubo degli allevatori. Il trofeo sui social

Come nelle favole a lieto fine, il mostruoso alligatore che terrorizzava gli abitanti della contea di Okeechobee, in Florida, ora non c’è più. Un...

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Come nelle favole a lieto fine, il mostruoso alligatore che terrorizzava gli abitanti della contea di Okeechobee, in Florida, ora non c’è più. Un “cavaliere” cacciatore, Doug Borries, ha ucciso il gigante, la bestia degli incubi. Colpevole di banchettare con i vitelli degli allevatori della zona. Un esemplare fuori misura che cresceva, a detta delle leggende locali, via via che ingurgitava bestiame. Il rettile da Guinnes era già arrivato a quasi quattro metri di lunghezza, per un peso di 400 chili.

IL FUCILE

Un animale da eliminare, come dimostra fiero su facebook il cacciatore. Che racconta come è riuscito nell’impresa. «Ero appostato sulle rive del lago, fin dall’alba», dice l’eroe, «e sono riuscito a colpirlo mentre l’alligatore si trovava su un isolotto al centro del lago», spiega con tanto di testimonianze video sui social.

LA MINACCIA

E così, sotto i colpi di Doug, l’enorme anfibio che aveva vissuto in pace i suoi ottant’anni, mangiando carne (del resto appartiene a una carnivora) ha finito i suoi giorni grazie alla precisione di un fucile “personalizzato”, modificato, e della mira del cacciatore che ha centrato l’obiettivo a quasi trecento metri di distanza. «È stata l’occasione della mia vita», ha esultato il cacciatore tenendo in mano il cadavere, «ho avuto anche fortuna. E il fucile ha fatto la sua parte. Soldi ben spesi». E ha aggiunto: «Solo dopo averlo estratto dall’acqua mi sono reso conto delle sue dimensioni giganti». Del resto, aggiunge «Era considerato colpevole di aver mangiato bestiame. Una vera e propria minaccia».

 

 

LA CARCASSA

Nonostante i colpi, la carcassa dell’animale era perfettamente conservata. E così, dopo aver recuperato la bestia dal fondo del lago, il cacciatore l’ha spellata e mangiata, e pianifica ora di conservare scheletro e teschio per ricostruirlo e trasformarlo in un trofeo da lasciare ai posteri.

LA RADIO

Doug infatti è fiero della sua impresa. E ha dichiarato alla radio del Mississippi WXXV: «A differenza degli altri cacciatori che organizzano raid in barca in quattro o cinque e che uccidono gli alligatori a bastonate, io mi sono affidato alle mie cartucce e al mio speciale fucile. L’ho voluto uccidere come se fosse un cervo». Cervo o alligatore, la bestia ora non c’è più. Per la gioia degli allevatori.

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Il Messaggero