Sicilia, Toscana, Emilia Romagna queste le regioni preferite da chi viaggia in Italia alla scoperta di eccellenze enogastronomiche. Mentre per quanto riguarda le città sono...
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L’identikit del turista gourmet vede una prevalenza di viaggiatori sposati o conviventi, provenienti dall’Italia meridionale (52%), contro un 47% nelle regioni del Centro Italia, un 41% del Nord Ovest e un 39% del Nord Est. Non ci sono invece sostanziali differenze per quanto riguarda l’età. Il 47% di chi viaggia per gusto sono esponenti della Generazione X (ossia i nati tra il 1965 e il 1980) mentre il 46% sono Millennials (1981-1998). È in questa fascia di età che si registra il più alto incremento (l’86% su base annua) con una propensione verso le destinazioni con un’offerta ampia e diversificata unita a un contesto di pregio paesaggistico e a un’identità culturale forte e radicata nella popolazione residente. Ad affermarsi è quindi il concetto di “paesaggio enogastronomico”, ovvero un insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico.
Le esperienze preferite dai gastroturisti, oltre alle degustazioni, sono visitare un mercato (82%) e recarsi presso bar e ristoranti storici (72%). Grande interesse suscitano le esperienze di visita ai luoghi di produzione, soprattutto nelle aziende agricole (62%) che registrano un tasso di interesse maggiore rispetto alle cantine (56%). A livello complessivo, la differenza media tra desiderio e fruizione si attesta intorno al 22% della totalità dei turisti e tende a essere più accentuata per alcune esperienze: in particolare, la visita a fabbriche del cioccolato (in cui il gap tra desiderio e fruizione si attesta sul 54%), pastifici (39%) e viaggi enogastronomici di più giorni organizzati da un’agenzia (36%).
Per quanto riguarda l’estero (preferito dall’8% degli enogastroturisti italiani), Spagna e Francia sono i paesi più graditi con Parigi, Barcellona e Madrid indicate tra le città straniere.
Gli 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli a Indicazione Geografica, i 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, i 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’Unesco, le 2 città creative Unesco dell’enogastronomia, le 334.743 imprese di ristorazione, gli 875 ristoranti di eccellenza, i 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, i 114 musei legati al gusto e le 173 Strade del Vino e dei Sapori che compongono l’offerta italiana sono molto attrattive anche per gli stranieri.
Infatti l’indagine condotta su 99 Tour Operator stranieri che hanno partecipato alle due principali fiere italiane del settore (Good Italy 2017 Workshop e Biteg 2017) mostra un interesse degli operatori verso l’Italia del cibo e del vino. 61 tour operator (ossia il 62%) hanno nella propria offerta pacchetti a tema enogastronomico con destinazione l’Italia; la maggior parte è costituita da operatori tedeschi (23%) e statunitensi (18%). Tra le destinazioni maggiormente proposte spiccano la Toscana (presente nel catalogo di offerta del 72% degli operatori considerati) e il Piemonte (59%). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero