L’arte della pizza napoletana protagonista a Roma, per l’International Pizza Festival. Tre giorni, da venerdì 24 a domenica 26 maggio, in cui Piazza San...
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Nella tappa romana dell’International Pizza Festival, non mancano i maestri pizzaiuoli più rinomati, come Salvatore Lioniello, dell’Accademia nazionale di Pizza DOC e vincitore per tre anni consecutivi del Titolo Mondiale di Pizza in pala e Pizza in teglia. E ancora Vincenzo Fotia, il vice campione Mondiale di pizza senza glutine, insieme a Vincenzo Capuano, Ambasciatore della Pizza Napoletana nel Mondo all’Expo di Milano 2015. Insomma nomi altisonanti che faranno assaggiare le loro pizze e mostreranno quanto creare una pizza, oggi più che mai, sia sinonimo di arte. Perché impastare, calibrare, scegliere il meglio tra mozzarelle, pomodoro e farina, non ha nulla di casuale o improvvisato. E’ noto infatti il riconoscimento dell'Unesco nel 2017 all’Arte del Pizzaiuolo Napoletano "come parte del patrimonio culturale dell’Umanità trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità”. E nel mondo la ricerca e consumo di pizza - seppur fuori dai nostri confini, il made in Italy sia spesso solo una lontana fonte d’ispirazione - sono in crescita di anno in anno.
A Roma, oltre alla possibilità di gustare la pizza negli stand allestiti su piazza San Giovanni Bosco (ven. dalle 18 alle 24, sab. e dom. dalle 12 alle 24), ci sarà anche lo street food, con specialità di altre regioni, e la possibilità di provare l’emozione della silent disco, la discoteca silenziosa. Venerdì sera (dalle 21), basterà indossare delle cuffie per ballare musica disco, suonata da tre deejay per tre generi diversi, senza alcun fastidio per gli abitanti del quartiere, perché il segnale audio sarà trasmesso solo a chi indosserà le cuffie.
L’International Pizza Festival, dopo Roma, proseguirà il suo tour a Teramo, Porto Recanati, Gaeta, Formia, Monza, Siena, Trento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero