Da un vitigno quasi scomparso nasce una bevanda genuina che ha il sapore dell'autunno. Si chiama 'Suuucco' è composta al 100% di uva senza zuccheri aggiunti ed...
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La storia del frutto dal vitigno al vasetto è brevissima: dal momento della raccolta dell'uva a quello della lavorazione e della trasformazione in succo passano meno di ventiquattr'ore, così da evitare la fermentazione e mantenere vivo il sapore. Mentre la storia del vitigno da cui proviene è invece un po' più lunga e complessa. Per ottenerlo i vignaioli hanno reinnestato i tralci di un'unica pianta superstite di quasi duecento anni, dando così nuova linfa a un vitigno che nell'Ottocento era largamente diffuso nella zona, ma era poi scomparso nel tempo.
«Il recupero e la valorizzazione di varietà vegetali e animali antiche o in disuso è fondamentale per tutelare la biodiversità, andando al contempo a salvaguardare l'agricoltura sostenibile, per la quale rappresenta un patrimonio inestimabile; è per questa ragione che siamo orgogliosi di annunciare la nascita del succo d'uva a base di Cesenese nero di Castelfranco, in provincia di Rieti, vitigno quasi scomparso», spiega il presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti, sottolineando che, «il Cesenese nero di Castelfranco, infatti, da non confondere con il Cesanese, è una vera rarità nel panorama vitivinicolo nazionale».
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Il Messaggero