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Tra i piatti italiani che meritano un posto d’onore non può mancare la pasta. Da tempo, il tipo di grano più diffuso nella sua produzione è quello denominato ‘Creso’ ma forse non tutti sanno che nasce da una modifica genetica. Ebbene sì, il grano più coltivato nel nostro Paese è il frutto di un bombardamento da raggi gamma. Il nome scientifico di derivazione è ‘Triticum Durum’, selezione dall’incrocio di grani duri e teneri con un grano mutato dal frumento Cappelli. La storia ci porta a un’altra specie, il ‘Triticum Monococcum’, grano a spiga piccola, da cui si ottenne il ‘Triticum Dicoccum’. Da qui, negli Anni Cinquanta, con il successivo incrocio si è ottenuta una prima tipologia di grano che presto sostituì le sementi tradizionali. Fu, quindi, nel 1974 che un gruppo di ricercatori operò la mutazione genetica: il grano “Cappelli” fu esposto ai raggi gamma di un reattore. Successivamente venne incrociato con una varietà da oltreoceano. Music: “PercMusic: «Perception» from Bensound.com
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Il Messaggero